Riordino delle carriere: il sindacato di polizia protesta in Questura

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I sindacalisti di SILP Cgil: Luca Gasparini, Emiliano Panzeri e Dante Russo

 

LECCO – In tutta Italia, venerdì mattina, è scattata la protesta davanti a tutte le questure organizzata dal sindacato Silp Cgil che anche a Lecco ha manifestato contro il decreto presentato dal Governo sul riordino delle forze di polizia, in particolare sulla riforma dei ruoli e delle qualifiche che andrà ad incidere sulla possibilità di carriera degli agenti.

“E’ un’occasione che capita ogni 20 anni e che stiamo sprecando – spiega Dante Russo segretario di Silp Cgil Lecco, in presidio davanti ai cancelli della questura insieme ai sindacalisti Emiliano Panzeri e Luca Gasparini – Le risorse economiche sono state messe a disposizione, chiediamo maggiore oculatezza nello stabilire ordini di priorità. Oggi la base entra con un titolo di studio più alto rispetto al passato, stiamo elevando la cultura media degli agenti, allo stesso tempo non gli stiamo dando possibilità di carriera se non dopo 15 anni. Pur eseguendo mansioni di grado più alto, non viene riconosciuto tale livello dal punto di vista economico, si creano ingiustizie perché spesso chi ha fatto gavetta e si vede scalcare da chi invece fa un concorso”.

Chi ci fa di mezzo, sottolinea il sindacato, è ancora una volta il cittadino: “Si alza l’età media della polizia, oggi intorno ai 45 anni e restiamo sotto organico. Con una malavita predatoria che non si fa alcuno scrupolo davanti alla divisa, la fisicità è importante nel nostro ruolo e se la polizia anziana il nostro servizio diventa meno efficace, si hanno anche dei costi sociali nel caso in cui il poliziotto si faccia male nello svolgere il proprio compito”.