LECCO – Ci risiamo. Per l’ennesima volta le piazzole di sosta della Statale 36 sono diventate delle vere e proprie discariche a cielo aperto. La segnalazione ci è arrivata da due lettori e, questa mattina, lunedì, abbiamo percorso la Statale 36 da Lecco a Bellano e ritorno, facendo tappa nelle principali piazzole si sosta.
Quello che vedete nel reportage fotografico è quanto abbiamo trovato. Accanto ai cestini strabordanti di rifiuti c’è di tutto, dai sacchi neri contenenti ogni genere di immondizia, a cuscini, bancali, bottiglie e persino due cartoni di abiti usati.
Uno spettacolo indecente che si ripete per l’ennesima volta lungo la SS36. Nel 2012 la situazione era la seguente: “Scandaloso! Montagne di rifiuti nelle piazzole della SS36”. Non solo indecenza per i rifiuti abbandonati, ma anche pericoli per gli utenti della Statale 36, come ebbe modo di sottolineare l’allora vice questore aggiunto e Comandate della Polizia Stradale di Lecco Mariella Russo: “…la presenza di rifiuti in stato di abbandono lungo la SS36, oltre al rischio di autocombustione, potrebbe richiamare randagi ed altri animali con il conseguente potenziale pericolo di incidenti per i veicoli in transito” (articolo: Rifiuti sulla super: “Non solo inciviltà, ma crea pericolo”).
Ancor prima del 2012, correva l’anno 2008 quando, per risolvere il problema ed eliminare montagne di rifiuti dalle piazzole della SS36 ci volle il buon cuore di un gruppo di imprenditori della Valtellina e dell’ Alto Lario oltre a rappresentanti del Consorzio Turistico Provinciale di Sondrio che si unirono provvedendo allo sgombero e alla pulizia delle piazzole da Lecco a Colico.
Tornado a periodi più recenti, aveva fatto ben sperare il comunicato diramato da Anas nel luglio del 2013, nel quale si dichiarava che uno degli scaricatori di immondizia era stato individuato e quindi multato, grazie all’utilizzo delle telecamere posizionate lungo la SS36.
Ora, posto che il problema riguarda prima di tutto l’inciviltà di alcune persone che, stando a come si comportano dimostrano di avere nella testa quanto lasciano per strada (davvero difficile trovare contromisure che non siano sanzioni pesanti ed esemplari), è pur vero che un controllo più puntuale e preciso, doveroso e dovuto, da parte degli enti predisposti è necessario per evitare il ripetersi di uno spettacolo pietoso.