ANCE: “Incentivi fiscali alla riqualificazione: occorre rilanciare”

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Sergio Piazza, presidente di Ance Lecco Sondrio

LECCO – “A fine anno scadono alcune misure vitali per l’edilizia: il bonus del 50% sulle ristrutturazioni scende al 36%; scade la detrazione del 50% dell’IVA sull’acquisto delle abitazioni in classe A e B dalle imprese; scadono le imposte fisse di registro e ipo-catastali – ad affermarlo è Sergio Piazza, presidente di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Lecco e Sondrio –  è fondamentale che su queste scadenze il Governo intervenga per rilanciarle: non solo perché, in questi anni di crisi, il settore delle costruzioni ha potuto reggersi grazie a questi incentivi, ma anche perché, se è vero che la riduzione del consumo di nuovo suolo è ormai un trend normativo acquisito, è indispensabile che non vengano meno gli strumenti legislativi che incentivano la riqualificazione del costruito”.

Piazza commenta favorevolmente l’iniziativa promossa in questi giorni da Ance nazionale, che ha richiamato il Governo al rilancio di una serie di provvedimenti in scadenza che vanno nella direzione auspicata: “Occorre prorogare fino al 2020 la detrazione Irpef sul 50% dell’Iva per le abitazioni in classe A e B acquistate dalle imprese, limitata al biennio 2016-2017: è l’occasione per sbloccare una parte significativa del patrimonio di costruito delle nostre imprese. Ancora, serve prolungare al 2021 l’imposta di registro ipotecaria e catastale in misura fissa all’acquisto dalle imprese edili di immobili riqualificati. Ma, soprattutto, è fondamentale che vada a regime nella forma potenziata la detrazione Irpef sugli interventi di recupero edilizio e sia prorogata al 2021 la detrazione prevista per interventi di riqualificazione energetica eseguiti su edifici esistenti”.

Un pacchetto significativo di interventi, a cui si aggiunge l’ampliamento anche alle zone a rischio 2 e 3 della detrazione Irpef al 75/85% del prezzo di acquisto di immobili oggetto di sostituzione edilizia, attualmente prevista per gli edifici in zona a rischio 1 in termini di “sismabonus”. Oltre a ciò, Ance chiede di intervenire “sulle conseguenze disastrose che derivano dallo split payment”, riconoscendo alle imprese almeno una neutralità sull’Iva, applicando il reverse charge verso fornitori e subappaltatori.