Musica o disturbo? Il Comune prepara il regolamento acustico

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Concerto in piazza Garibaldi

 

LECCO – Si può avere una città ‘viva’ di iniziative e allo stesso tempo meno rumorosa per rispettare la quiete dei residenti? A Lecco in certe stagioni non ci si pone neppure il problema, tanto è il deserto nelle strade del centro, ma d’estate, con una programmazione di eventi musicali e culturali nelle piazze, la questione esiste, senza poi contare l’eterna lotta tra i gestori dei locali che propongono musica e gli abitanti delle zone vicine, spesso disturbati dal solo vociare degli avventori.

A mettere pace potrebbe essere il nuovo piano di zonizazzione acustica, e il relativo regolamento, che il Comune si appresta a redarre, aggiornando il vecchio piano attualmente in vigore (dal 2005) e che deve essere revisionato per adattarlo al PGT approvato lo scorso anno dal consiglio comunale.

Servirà del tempo prima di giungere alla sua entrata in vigore che è solo l’ultima delle sei fasi previste prima di giungere all’adozione del piano. Durante la stagione estiva appena trascorsa i tecnici del municipio hanno monitorato diversi eventi pubblici che hanno avuto luogo nella zona del centro ma non solo, per verificare l’impatto acustico di manifestazioni diverse tra loro, in zone differenti del capoluogo:

Gli eventi estivi monitorati dal Comune, nell’ultima colonna le emissioni acustiche prodotte

 

“I controlli sono stati effettuati da giugno a settembre su iniziative diverse, dal piano bar ai concerti, al cinema all’aperto, sempre in orario serale. Volutamente è stata concessa una deroga senza limite acustico per verificare l’effettiva emissione sonora di ogni evento – ha spiegato l’ing. Chiara Brebbia dell’Ufficio Ambiente del Comune di Lecco – è stato verificata l’emissione sia delle esecuzioni musicali che il rumore antropico del pubblico e degli avventori.

In totale sono stati monitorati 18 eventi diversi, il risultato è che meno della metà (sette) non ha superato la soglia dei 75 decibel, tutti gli altri lo hanno sforato e non si tratta di grandi eventi, come si potrebbe immaginare, tanto che il Lecco Summer Festival, con la grande tensostruttura posizionata nel parco di Maggianico fonoassorbente, ha in entrambi i rilevamenti sottostato al limite di legge.

Il Lecco Summer Festival realizzato al parco di Villa Gomes

 

“Le criticità riguardano invece zone del centro come via Roma e via Bovara, strade strette e con edifici alti le cui parenti hanno fatto da fono riflettenti, dove abbiamo registrato gli eventi più rumorosi” ha sottolineato la dirigente Elena Todeschini.

Sotto osservazione anche le strade, quelle dove si verifica il transito di oltre 3 milioni di veicoli all’anno, in tutto una decina di chilometri di strade che percorrono il capoluogo: si tratta di corso Bergamo e corso Emanuele Filiberto, corso Carlo Alberto e viale Brodolini, via Leonardo da Vinci e viale Costituzione e della ‘vecchia’ Lecco-Ballabio tra corso Monte Santo, corso San Michele del Carso e corso Monte Ortigara. Entro luglio del 2018 dovrà essere redatto un piano di azioni strutturali e di buone pratiche per il contenimento delle emissioni acustiche che possa ridurre i disagi uditivi per quei residenti affacciano sulle citate strade.

Le strade più trafficate di Lecco, bisognerà intervenire per ridurre il disturbo ai residenti

 

Tra i consiglieri comunali c’è chi, come Roberto Nigriello (PD) ha chiesto che non solo il centro ma tutta la città venga mappata per quanto concerne le emissioni acustiche, perché altre zone delle città, presentano problematiche simili.

E per quanto riguarda i pubblici esercizi? “Dobbiamo distinguere le attività musicale che si svolgono all’interno da quelle all’esterno – ha sottolineato il dirigente Todeschini – per le prime è richiedibile e dobbiamo imporre l’insonorizzazione ed elementi che consentano il non superamento del limite. E’ sicuramente più facile intervenire, comporterà un onere per l’operatore che è tenuto ad adeguarsi ma consentirebbe ai pubblici esercizi di non dover richiedere la deroga, anche facendo musica tutte le sere. All’esterno invece lo strumento chiave resterà la deroga che oggi il Comune concede in un numero ragionevole”.