Fiocchi Munizioni verso la vendita e la quotazione in borsa

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Stefano Fiocchi, presidente della Fiocchi Munizioni
Stefano Fiocchi, presidente della Fiocchi Munizioni spa

LECCO – Notizia di notevole rilevanza quella che è emersa dal Consiglio dei Ministri riunitosi venerdì scorso, 13 ottobre, a Palazzo Chigi, durante il quale è stato deliberato, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, il “non esercizio dei poteri speciali e il consenso al decorso dei termini temporali in relazione all’operazione di acquisizione della totalità delle azioni detenute dalla Società Fiocchi Munizioni S.p.a. da parte di una costituenda società ‘Holdco’ controllata da Charme Capital Partners SGR S.p.a. – Settore difesa e sicurezza nazionale”.

Decisione che in soldoni si traduce nella scelta di non bloccare la cessione della Fiocchi Munizioni e quindi di non avvalersi della legge “Golden Power” che prevede, qualora vi fossero cambi di controllo societari relativamente ad aziende strategiche per l’interesse e la sicurezza nazionale, ed è questo il caso, la notifica della Presidenza del consiglio.

Al riguardo, dal “quartier generale” della Fiocchi Munizioni di via Santa Barbara a Lecco, il presidente Stefano Fiocchi attraverso un comunicato stampa ha fatto sapere che: “nessuna operazione è stata perfezionata dal Gruppo Fiocchi. Sono in corso colloqui tra le parti volti unicamente alla realizzazione di un’operazione di valorizzazione del Gruppo che possa portare nel medio periodo alla quotazione in borsa di Fiocchi Munizioni spa e che comunque ad una sicura continuità lavorativa. In ogni caso, tale operazione, si fonda sul mantenimento da parte della famiglia Fiocchi di una significativa partecipazione nel Gruppo”.

Una vera e propria svolta per la Fiocchi Munizioni, azienda leader a livello mondiale nel settore del munizionamento di piccolo calibro fondata nel 1876 da Giulio Fiocchi e che oggi conta 655 dipendenti e vanta un fatturato che si aggira intorno ai 130 milioni di euro (anno di riferimento fino 2016, ndr).

Intanto gli organi sindacali di Fim, Fiom e Uilm Lecco unitamente alla RSU hanno chiesto all’azienda un “Incontro Urgente” per essere informati su quanto sta avvenendo.