“Lo schiaccianoci 3D”

Tempo di lettura: 2 minuti

Non avrei mai ritenuto possibile parlar male di un film, per di più un fantasy tratto da una delle più belle storie di Natale.

Ma purtroppo oggi lo farò e devo far di tutto affinché non andiate a vedere Lo Schiaccianoci 3D. Lo faccio per la vostra incolumità!

Questo Schiaccianoci sembra straparlare. Il misterioso signor Drosselmeir è divenuto zio Albert Einstein, Freud passeggia per le vie della città, N.C. (the Nutcracker) è mezzo Pinocchio e mezzo Napoleone, i topi capeggiati da re Turturro sono nazisti che nei forni bruciano i giocattoli, mentre gli operai giù alle fornaci sembrano bolscevichi russi sulla soglia della rivoluzione sociale.

Delle meravigliose musiche di Pëtr Tchaikovsky nemmeno l’ombra, fatta eccezione del valzer dei fiori insieme ai titoli di coda finali.

 

Scheda del film
Regia: Andrei Konchalovsky
Paese: Gran Bretagna, Ungheria
Anno: 2011
Durata: 110’
Genere: musical, fantasy
Attori: Elle Fanning, Nathan Lane, John Turturro, Frances de la Tour, Richard E.Grant, Yulia Visotskaya, Charlie Rowe, Daniel Peacock, Alan Cox, Hugh Sachs

 

Trama. Mary è una bambina di nove anni il cui più grande desiderio è quello di trascorrere il Natale insieme ai genitori, troppo occupati ad uscire e andare a svariate feste. Ma l’arrivo dello zio Albert cambia tutto. Infatti lui le regala uno schiaccianoci magico.

La sera della vigilia di Natale il nuovo amico di Mary, lo Schiaccianoci, prende vita e l’accompagna in un viaggio nel suo mondo fantastico fatto di fate, confetti e tanti giocattoli che si animano. Presto Mary si accorge che questo regno meraviglioso è minacciato dal tirannico Re Topo e dalla perfida madre. Quando lo Schiaccianoci viene preso in ostaggio, Mary e i suoi nuovi amici giocattolo devono svelare il segreto del Re Topo per salvare lo Schiaccianoci e il suo regno.

 

L’origine della storia originaleLo Schiaccianoci e il Re dei Topi è stata scritta nel 1816 da E.T.A. Hoffmann. Ma solo settantacinque anni dopo è diventata davvero celebre grazie alla scelta di Marius Petipa, famoso coreografo russo, di trasformarla in un balletto musicato da Pëtr Tchaikovsky. La storia originale appariva tuttavia troppo tetra e cruenta per essere riempita di lustrini e giravolte e così il libretto fu riscritto niente meno che da Alexandre Dumas, che la trasformò nella narrazione di un noioso (se visto attraverso gli occhi della piccola protagonista Clara) ma molto sfarzoso ricevimento natalizio, presupposto perfetto per inserire magia e giravolte in una stessa notte.

Lo Schiaccianoci e il Re Topo, questo il primo nome dato all’opera, divenne subito un successo fin dalla sua prima rappresentazione del 1892 a San Pietroburgo. Ormai è un’istituzione del genere classico e il suo Valzer dei Fiori è tra i più riconosciuti di tutto il mondo.

 

Trailer

 

Francesca Numerati