Lavatoio Dozio: a breve il restauro grazie al Parco di Montevecchia

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Valgreghentino, il lavatoio della frazione Dozio

VALGREGHENTINO – “Approvati i progetti e ottenuti i necessari permessi,l’antico lavatoio di Dozio sarà nella prossima primavera oggetto di una completa azione di restauro, manutenzione e ripristino grazie all’intervento dei professionisti del Parco regionale di Montevecchia e del Parco del Curone” ad annunciarlo è stato il comune di Valgreghentino.

Con una spesa di 18.000 euro, il Parco interverrà sul lavatoio, riportandolo in vita con un intervento dalla notevole rilevanza dal punto di vista storico-artistico. Questo non solo perché il lavatoio di Dozio, come tutti gli antichi lavatoi, un tempo ricopriva un ruolo centrale, non solo geograficamente parlando, di tutta la frazione collinare. Esso, infatti, ancora oggi presenta al suo interno un sarcofago di antica origine romana, utilizzato come vasca di laminazione del lavatoio stesso. Inoltre, un tempo, al di sopra del lavatoio si ergeva un edificio, oggi scomparso, sede fin al 1927 del municipio del Comune di Dozio.

Valgreghentino, il lavatoio della frazione Dozio

 

“A due passi dal Santuario di Dozio e punto di partenza e di arrivo di molti sentieri, il lavatoio di Dozio è dunque uno dei tanti gioielli del nostro Monte di Brianza. Per una maggiore attenzione e valorizzazione del paesaggio collinare e boschivo del Monte di Brianza anche il Comune di Valgreghentino ha avanzato la richiesta di adesione, limitatamente al territorio coperto da boschi e parti “verdi”, al Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone (come peraltro stabilito dalla Legge Regionale 28/2016). – ha spiegato l’amministrazione -. Tale scelta è il punto d’incontro tra la forte volontà di maggiore valorizzazione e tutela dei nostri boschi, soprattutto in ottica futura, e le necessità e bisogni di chi questi boschi oggi li vive e li cura”.

“L’eventuale ingresso nel Parco Regionale, infatti, non porterà conseguenze negative per i cacciatori (che potranno continuare a cacciare come oggi), per i proprietari di fondi ed edifici (pochissime le nuove limitazioni), per coloro che effettuano taglio boschi (la normativa continua ad essere esattamente la stessa) e per ciclisti, turisti e amanti delle nostre colline – continua l’amministrazione -. Anzi, porterà a una maggiore attenzione alle problematiche relative a questo territorio e all’ottenimento di numerosi fondi e risorse, anche per i privati, che consisteranno in una grande opportunità per il nostro territorio”.