L’ultimo saluto ad Angelo Bonacina: “Un talento speso per la comunità”

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MANDELLO – Il gonfalone del Comune di Mandello e quello della Polisportiva, insieme a quello dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici,  hanno aperto il corteo funebre che ha accompagnato verso l’ultima dimora la salma di Angelo Bonacina, 88 anni, personaggio conosciuto e apprezzato da molti in paese, per questo in tanti hanno voluto essere presenti per dargli un ultimo saluto ai funerali che si sono svolti giovedì nella chiesa di S. Lorenzo.

C’era il sindaco Riccardo Fasoli, il vicesindaco Serenella Alippi e alcuni consiglieri comunali, in ricordo del suo impegno nell’amministrazione pubblica che lo ha visto anche rivestire l’incarico di assessore e vicesindaco, c’erano molti cittadini comuni, i rappresentanti di diverse associazioni mandellesi e gli amici della Polisportiva che aveva contribuito a fondare nel 1969. Bonacina è stato anche dirigente locale del Coni.

“Come potremo definire Angelo? – si è chiesto don Donato Giacomelli intervenendo all’omelia – direi che Angelo era un poliedro, perché aveva i molti volti del suo impegno in campi diversi, dalla politica allo sport, dal sociale alla cultura con le sue poesie. Il suo è stato un talento speso bene, perché le sue doti le ha messo a disposizione degli altri”.

Classe 1930, ex operaio della Moto Guzzi, padre di Piergiacomo e Giordana, nonno di due nipotini, Chiara e William, Angelo Bonacina abitava con la moglie Rosina in via XXIV Maggio, a due passi dalla chiesa dove si sono svolte le sue esequie, “un luogo che per lui era un riferimento – ha ricordato il sacerdote – aveva un forte attaccamento per il nostro santo patrono ed è stato tra i promotori più convinti della festa di San Lorenzo”.

Il parroco ha ricordato “l’enfasi e l’entusiasmo” che  ha sempre caratterizzato Bonacina nel suo agire nella comunità.