Passeggiata all’insegna del gusto alla scoperta dei formaggi dei Resinelli

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RESINELLI – Tempo di Primavera e con la bella stagione cresce la voglia di stare all’area aperta, di passeggiate nelle bellissime località di montagna nei dintorni di Lecco e, perché no, concedersi il gusto dei prodotti del nostro territorio.

Ed è proprio una passeggiata ai Piani Resinelli a regalare l’occasione di scoprire l’azienda agricola Pian Delle Fontane e i suoi famosi formaggi di capra.

Li si trova all’Alpe di Mus’cera, per arrivarci bisogna superare il piazzale Chiappa e proseguire per il rifugio Soldanella, poi inizia la scampagnata lungo la traversata bassa delle Grigne, quel sentiero che dai Resinelli porta sino in Pialleral. E’ proprio al fine corsa dei Resinelli, ai piedi della Cresta Segantini, che la famiglia Manzoni produce i suoi deliziosi formaggi.

“Siamo originari di Lecco, mio marito fin da ragazzino ha sempre fatto questo lavoro, aiutando i suoi genitori” ci racconta Ida, moglie di Matteo Manzoni, erede di una tradizione tramandata di generazione in generazione.

Erano gli anni settanta quando la famiglia ha acquistato quegli antichi cascinali, ristrutturandoli per trasformarli in un’azienda agricola. “Un tempo questo luogo era un alpeggio e le capre venivano portate qui solo d’estate – prosegue Ida – ma d’inverno, a Germanedo, dove abitava Matteo, era difficile trovare un luogo adatto per il ricovero delle bestie. Per questo mio marito ha deciso di fermarsi qui definitivamente e io, quasi vent’anni fa, l’ho seguito”.

Ogni mattina e ogni sera, si dedicano entrambi alla mungitura delle capre, dal cui latte vengono prodotte le loro specialità: “La razza prevalente è l’orobica ma abbiamo anche delle camosciate e delle frise, in modo di avere una resa migliore sui formaggi, e cerchiamo di allevarle tutte in purezza per preservarne la razza. I piccoli nascono qui, si tengono quelli con le caratteristiche migliori. Si allevano come in alpeggio, dopo la mungitura vengono lasciate libere al pascolo. La capra è una grande camminatrice, percorre circa 15 chilometri al giorno, batte i pascoli che preferisce in base al periodo, ora predilige i canali stando in zone boscose, poi in autunno si espone e sale verso la Grignetta, nelle zone della Senigallia”.


Cambia il pascolo e anche il gusto del formaggio è differente “in base al tipo di essenze che l’animale mangia – ci spiega Ida – fino ad aprile stanno ricoverate in azienda e nutrendosi di fieno e il latte è leggermente più grasso e il formaggio più forte di sapore. Invece quando iniziano a brucare erba, il latte è più chiaro, l’acidità è diversa e cambia il gusto. Non utilizzando fermenti e non pastorizzando, il risultato è un formaggio naturale, non possiamo uniformare il prodotto come le aziende ma è questo il valore aggiunto della nostra produzione”.

“Dopo la mungitura – prosegue Ida – si porta il latte in casera, viene acidificato e lavorato nelle ore subito successive alla munta, lo si fa sia al mattino che alla sera. Poi si mette a stagionare, si effettua la salatura a secco e dopo prime fasi stagionatura si porta in cantina dove terminano di stagionare. Ovviamente non i freschi, che vengono consumati e venduti nel giro di pochi giorni”.

Caprino, formaggelle in semi cotto, prodotti di latteria e stagionati “ma non troppo – spiega Ida – la stagionatura del formaggio di capra non è mai superiore ai quattro mesi essendo poco grasso di cagliata più fragile rispetto al formaggio di mucca”, si possono consumare direttamente lì in cascina, immersi nell’atmosfera montana, da soli o accompagnati da un piatto di bresaola, prodotta dalla lavorazione delle carne delle mucche allevate in azienda.

“L’idea è venuta spontanea. Tanti dopo aver acquistato si fermavano a mangiare il formaggio direttamente qui, sulle panchine all’esterno della casera. Allora abbiamo creato questo punto ristoro. Si fermano per un sosta i camminatori, ragazzi che vanno in Grigna, oppure le famiglie o le coppie che l’hanno presa come passeggiata di rito e vengono a trovarci. Siamo anche agriturismo con alloggi ed è possibile fermarsi a dormire nella baita accanto alla cascina”.

La passeggiata suggestiva ai piedi della Grigna rende tutto più bello, ma chi vuole può acquistare i formaggi dei Manzoni anche a Ballabio, il venerdì e il sabato al negozio di ortofrutta Inverizzi, oppure gustarli al Forno della Grigna e al rifugio Soldanella dei Resinelli.

“Sappiamo che il turista vorrebbe arrivare qui in auto e a tutte le ore, la strada esiste ma non vogliamo aprirla al pubblico, questo snaturerebbe l’alpeggio – rivela Ida – Il nostro sforzo è mantenere questo angolo agricolo, pur sapendo che dal punto di vista economico non va a nostro vantaggio, ma non ci interessa. Siamo convinti che il cliente debba trovare un certo tipo di offerta e non sarebbe corretto altrimenti, anche rispetto alla scelta di vita che abbiamo abbracciato”.