“Bio Testamento”: Facchini sputa fuoco contro Marelli

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    Non ha gradito nemmeno una virgola delle dichiarazioni espresse dal presidente del Consiglio comunale Alfredo Marelli in risposta al capogruppo del Italia dei Valori, Ezio Venturini. Sputa fuoco Duccio Facchini, in merito ai contenuti della replica, premettendo: “Parlo a nome personale e non a nome di Qui Lecco Libera. Detto questo, ho letto con stupore la nota del Presidente del Consiglio Comunale. Se ho ben compreso la presunta proposta salvifica del Partito Democratico ha bisogno dell’imprimatur del Ministero, del Governo. Un vero atto di coraggio ed indipendenza amministrativa. E’ semplicemente nauseante il fatto che questi Amministratori (nel loro complesso), per responsabilità interamente riconducibili alla loro incompetenza, abbiano raggiunto il triste traguardo dei quattro mesi dalla bocciatura della proposta chiara, concreta ed efficace sottoscritta da 1.119 cittadini lecchesi. Avevano promesso un’alternativa illuminata: hanno restituito silenzio e indegno immobilismo”. 

    Parole che pesano come macigni quelle di Facchini che conclude con una domanda e una stilettata finale: “Ricordo ai fan dell’Onorevole Paola Binetti che la proposta di istituire il registro comunale dei testamenti biologici è stata protocollata nella fine del mese di maggio (2011). Hanno intenzione di oltrepassare anche il 365esimo giorno di gestazione? Se sì che facciano spazio a persone capaci e meritevoli, risparmiandoci questa pantomima cialtrona e ridicola”.

    Nel frattempo lo stesso Venturini replica a Marelli: “Approfondire l’argomento prima che venga portato in Consiglio significa: esaminare, analizzare, vagliare, sviscerare, modificare, eccetera, cioè, in pratica, mettersi a un tavolo e discutere l’argomento. Non significa certo temporeggiare  e rinviare all’infinito. Verificare all’ordine dei notai una convenzione, o appoggiarsi a qualche associazione non significa certo far passare mesi e mesi. O la cosa, la  si vuole fare , o non la si vuole fare e per questo rispondo rispettosamente al Presidente del Consiglio  e lo invito a formulare  pubblicamente dei tempi certi . Mi auguro per i cittadini, visto il lungo tempo trascorso (4 mesi ), che nel  prossimo Consiglio comunale si possa votare questo ordine del giorno”.