Il Team Pasturo, con Falchi Lecco e Gsa Cometa, riproporrà il mitico Trofeo Scaccabarozzi
Se ne parlava già da un po’ ma mancava la conferma ufficiale che finalmente è arrivata.
LECCO – Proprio così, il leggendario Trofeo Scaccabarozzi, che ha fatto sognare intere generazioni di skyrunner, tornerà a essere uno degli obiettivi stagionali dei migliori corridori del cielo. “E’ un’idea che frulla nelle nostre teste da almeno un paio d’anni… un po’ perché ci terremmo a riportare in vita un percorso e una gara che hanno fatto la storia dello skyrunning e dall’altro perché riteniamo che questo evento possa portare una grande visibilità anche internazionale a tutta la valle – ha ammesso il presidente del Team Pasturo Alberto Zaccagni -. Ne abbiamo parlato prima di tutto con gli organizzatori storici della gara, Gigi Brambilla e Paolo Bellavite del Gs Missaglia; ci sembrava giusto avere il loro benestare essendo un percorso e una gara inventata da loro e poi divenuta famosa in tutto il mondo”.
Il progetto ha preso vita: “Insieme ai Falchi di Lecco e al Gsa Cometa abbiamo deciso di riproporre integralmente il Trofeo Scaccabarozzi – ha continuato Zaccagni -. Il comitato organizzatore sarà guidato dal Team Pasturo ma le decisioni operative saranno condivise e concordate”.
Tre società, un solo obiettivo…
“Quando abbiamo deciso che si poteva riproporre la Skymarathon delle Grigne abbiamo pensato subito che sarebbe stato fattibile solo coinvolgendo altre associazioni del territorio. Con Cometa e Falchi, oltre all’amicizia, ci lega già una collaborazione consolidata ormai da tre anni grazie alla Snowman ai Piani dei Resinelli che quest’anno andrà in scena il 16 Febbraio”.
Nel comitato organizzatore un atleta di primissimo piano
“Potremo contare sul prezioso supporto di Daniel Antonioli, grande conoscitore delle Grigne e dei suoi sentieri. Anche lui attore principale nell’organizzazione dello Snowman, sarà il valore aggiunto di questo team. Non dimentichiamo poi il coinvolgimento della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino e delle Guide Alpine con a capo Manuele Panzeri attuale Direttore di Percorso della ZacUP”.
Nella nuova veste come si chiamerà la gara?
“Il nome non è ancora deciso, vorremmo però mantenere la denominazione ‘Sentiero delle Grigne’. Potrebbe essere ‘Grigne SkyMarathon’ o qualcosa di simile. La Skymarathon era pensata a cadenza biennale partendo dal 2019, alternandola così sia al Kima che alla ZacUp. La proposta di Migu Run, arrivata successivamente, ci ha fatto cambiare programmi. Con Migu Run ho firmato un contratto triennale, dal 2019 al 2021, che consentirà comunque di mettere in campo la ‘Grigne Skymarathon’. Questo perché abbiamo concordato di alternare ZacUP e Sentiero delle Grigne nelle tre edizioni: idealmente potrebbe essere 2019 ZacUP – 2020 Sentiero delle Grigne – 2021 ZacUP”.
Percorso e record da battere. Tutto uguale al Trofeo Scaccabarozzi?
“Per la prima edizione il percorso storico verrà riproposto nella versione integrale, perché è giusto che possa essere rivissuto così come era nel 2012 anno dell’ultima edizione, dando così la possibilità di confrontarsi con gli storici record di Kilian Jornet Burgada 4h43’54” (2007) e Emanuela Brizio 5h32’01” (2008). Vi saranno piccole modifiche per adeguare il percorso ai cambiamenti subentrati in questi anni nei sentieri a causa degli agenti atmosferici, ma abbiamo già visto che non altereranno l’altimetria e la distanza. Per gli anni a venire valuteremo il da farsi”.
Quando si correrà la prima edizione e cosa dobbiamo aspettarci?
“La prima edizione si correrà di conseguenza nel 2020 mantenendo fissa la terza domenica di settembre, come avviene per la ZacUP e come è sempre stato per lo Scaccabarozzi. Quello che ci aspettiamo è di rivivere una gara magica e una giornata di grande festa. Sappiamo che sarà una prova importante ma vogliamo fare luccicare le Grigne, Pasturo e la Valsassina dei colori delle bandiere di tante nazioni europee ed extraeuropee. La partecipazione sarà selettiva e passerà attraverso una pre-iscrizione con curriculum per valutare l’esperienza su percorsi simili. Sicuramente pensiamo anche di introdurre casco obbligatorio in alcuni tratti e Gps indossato dagli atleti”.