LECCO – L’associazione degli esercenti lecchesi cresce e si rafforza: sono ben 175 i nuovi ingressi in Confcommercio, a fronte di 109 cessazioni, con un saldo in positivo di 66 soci in più e il confronto con i dati del 2017 danno evidenza di un ulteriore miglioramento (+119 associati).
E’ il bilancio di fine anno di un ente di categoria che si è dimostrato ancora una volta protagonista, non solo grazie alle tante attività rivolte ai propri iscritti, ma anche con diverse iniziative culturali aperte alla cittadinanza.
Corsi abilitanti (167 in tutto per un totale di 1500 ore di formazione e 2300 utenti), seminari sulla privacy attraverso lo sportello individuale, convegni sulla fatturazione elettronica e, tra le azioni messe in campo, anche l’ambizioso corso di Alta Formazione in Turismo che ha concluso con successo la sua prima edizione e si prepara alla prossima stagione; a queste iniziative si aggiunge il lancio della carta Wow Che Cultura ad espansione della prima carta Wow Che Sconti ed una trentina di eventi culturali e mostre d’arte.

“Leggermente”, la rassegna della lettura, il prossimo anno giungerà alla sua decima edizione. Senza dimenticare il premio Manzoni, culminato con l’assegnazione del premio alla carriera, alla memoria, per Fabrizio De André.
“Non possiamo che dirci soddisfatti – sottolinea Antonio Peccati, presidente di Confcommercio Lecco – Anche gli ultimi eventi di Leggermente Off hanno avuto un grande successo di pubblico”.

“Per il prossimo anno pensiamo di proporre un appuntamento di questa rassegna ogni mese – aggiunge il direttore Alberto Riva – Per noi è un modo di rendere un servizio al territorio e lo facciamo con la promozione della cultura, un valore fondamentale ed uno strumento che arricchisce le persone”.
Meno lusinghiero, da parte dei commercianti, è il giudizio sull’amministrazione comunale di Lecco. “Dal Comune aspettiamo ancora risposte importanti – ha ricordato Peccati – il concorso per il nuovo lungolago da 26 mesi ormai aspetta la realizzazione del bando, così come attendiamo il porticciolo per l’attracco dei natanti, Lecco è ormai l’unico comune a non averlo. La politica del non fare non porta a nulla, serve più coraggio e non l’improvvisazione, bisogna arrivare preparati alle cose. L’esempio sono i mercatini di Natale, fatti perché non si poteva non farli, ma con che risultato?”

C’è poi la questione dei parcheggi, “le tariffe sono troppo alte e penalizzano gli esercenti – sottolinea il presidente di Confcommercio – ci aspettiamo una riduzione almeno sulla prima mezzora” e ancora la gestione dei rifiuti, “è improponibile che alla sera in centro la gente debba fare slalom tra i sacchetti. Se i negozi espongono i rifiuti all’orario di chiusura, tra le 20 e le 21 devono essere raccolti. E’ una questione di decoro”.
La fusione tra le Camere di Commercio di Lecco e Como, per Confcommercio, deve essere un’opportunità di crescita.
“Sono territori diversi per storia e tradizione, ma sono convinto che l’intelligenza del presidente e della giunta coglieranno queste differenze e le trasformeranno in occasione di sviluppo. Dire che non saremo di serie B significa pensarsi di serie B – ha commentato Peccati, riferendosi alle parole pronunciate ieri dal presidente di Confindustria Lecco, Lorenzo Riva – Noi la pensiamo diversamente e crediamo che le idee provengano dalla testa delle persone, a prescindere dai territori”.

Un altra frecciata agli industriali riguarda il tema delle iniziative in città, decisamente ‘caldo’ in un Natale che fa sfigurare Lecco in confronto ad altri capoluoghi.
“Abbiamo più volte fatto capire alle altre associazioni di categoria che era necessario mettere insieme le forze, così come accade a Como o a Brescia, per sostenere gli eventi in città e rendere Lecco più attrattiva ai visitatori e più bella per gli stessi lecchesi. Noi abbiamo dimostrato di essere disponibili, altri frenano quando è il momento di concretizzare” ha commentato Peppino Ciresa, ex presidente di Confcommercio, oggi alla guida del Fondo di Garanzia AscomFidi.
“Il Fondo garanzia sta ottenendo numeri importanti – ha proseguito Ciresa, affiancato dal vicepresidente di AscomFidi, Luca Spreafico – nel 2018 abbiamo erogato una cifra superiore ai 12 milioni, contro i 10 milioni dello scorso anno. Le incertezze economiche permangono, noi restiamo a disposizione delle aziende per facilitarle nell’accesso al credito”.

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