A dieci anni dalla morte della giovane lecchese
L’intervento del consigliere comunale
LECCO – “Il prossimo 9 febbraio saranno 10 anni dalla morte di Eluana Englaro, una vicenda che partendo dalla nostra città ha avuto un risvolto nazionale e che ha avuto il merito, assieme ad altre situazioni simili, di costringere la politica a legiferare in tal senso.
Dobbiamo ringraziare la famiglia Englaro che ha dimostrato un grandissimo senso civico combattendo una dolorosa e lunga battaglia, sempre nel rispetto delle leggi e dello stato di diritto, alla fine hanno ottenuto un diritto per Eluana.
Oggi grazie a loro questo diritto è accessibile a tutti, il diritto ad una vita dignitosa fatta di rapporti umani, di gioie e dolori, di scelte giuste o sbagliate ma mai, mai, una vita vegetativa. La differenza tra gli integralisti che di questi tempi rialzano la cresta sta tutta qui, noi pensiamo che ci debba essere libertà di scelta, altri pensano che debbano poter decidere in base alle loro convinzioni, per tutti.
Nella vicenda Englaro, in quella di Luca Coscioni, o in quella Welby, o in quella del DJ Fabo non si sono scontrati due opposti estremismi ma da una parte c’era chi si batteva per la libertà di scelta, dall’altra chi pretendeva di imporre le proprie convinzioni etiche e religiose a tutti.
La legge sul trattamento di fine vita con molti anni di ritardo è finalmente stata approvata, ma non è sufficiente, perché una legge diventi veramente un diritto utilizzabile da tutti coloro che lo desiderano bisogna mettere I cittadini in condizione di poterlo esercitare.
Nel prossimo Consiglio Comunale chiederemo l’apertura in Municipio di uno sportello che fornisca ai cittadini le informazioni utili per potere esercitare questo diritto”.
Alberto Anghileri consigliere comunale
Con la sinistra cambia Lecco