Lecco è vicina alle donne e per dimostrarlo l’Amministrazione comunale promuove una serie di iniziative per ricordarla nell’arte, nella poesia e nel governo della città.
“Abbiamo voluto omaggiare la figura femminile – spiega Francesca Bonacina, assessore alle Pari Opportunità nel Comune di Lecco – e sono stati organizzati eventi che si sviluppano nei primi 15 giorni di marzo”.
Il primo appuntamento della kermesse chiamata “Il segno delle donne” è una mostra intitolata “La donna nei francobolli” che si tiene a partire da mercoledì in piazza Garibaldi e si conclude il 9 marzo; l’esposizione è a cura della Consulta Femminile della Città di Lecco. “Ci sono francobolli provenienti da una collezione privata di Sandro Galezzi – racconta la presidente della Consulta Gabriella Della Bella – e si possono vedere bolli dedicati a suffragette, donne politici e premi Nobel”.
Lunedì 5 marzo, alle 20.30, è in programma un concerto a favore del mantenimento di una casa famiglia in India dal titolo “L’amore, la donna e il jazz” organizzato dal Rotary Club Lecco Le Grigne.
Giovedì 8 marzo, dalle 18 alle 1,9 e domenica 11, dalle 16 alle 17, a Villa Manzoni è in programma una visita guidata per la kermesse “Le donne del museo – Figure femminili nelle opere della Galleria Comunale d’Arte” a cura di Mariella Bonacina. “La guida è una giovane ragazza che sta facendo il servizio civile al Comune – dichiara l’Assessore alla Cultura Michele Tavola –; lei non è qui a fare fotocopie”.
Venerdì 9 marzo, alle 21, grande spettacolo teatrale sulla vita della poetessa Antonia Pozzi dal titolo “L’infinita speranza di un ritorno”, con Elisabetta Vergani e con la regia di Maurizio Schmidt. “L’iniziativa nasce per divulgare l’arte di Antonia Pozzi, nata proprio 100 anni fa – afferma il sindaco di Pasturo Guido Agostoni –. La sua casa di Pasturo è stata comprata dalla famiglia nel 1917 e lei si è sempre sentita pasturese. Non era solo una poetessa, ma anche una fotografa”.
Ultimo appuntamento in programma è “Prendersi cura di una città”, con la partecipazione dell’Amministrazione comunale di Sant’Agata Bolognese, Comune virtuoso la cui giunta è formata da cinque donne. “La giunta non è stata subito al femminile, ma lo è diventata dopo le dimissioni di due assessori quasi tre anni fa – sottolinea Valeria Campagni, originaria del paese emiliano –. Sant’Agata Bolognese è famosa per aver dato i natali a Nilla Pizzi e per ospitare la sede della Lamborghini”.