MILANO – Operazione anti-mafia nelle province di Milano e Reggio Calabria ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Corsico, supportati dai comandi territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Milano, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 17 soggetti 10 in carcere, arresti domiciliari, 2 obbligo di presentazione alla PG ), ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e porto di armi clandestine.
A carico di due indagati è stata contestata l’aggravante di cui all’art. 416 bis1 c.p. per avere commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa nota come ‘ndrangheta, nella sua articolazione territoriale della locale di Corsico -Buccinasco.
Il procedimento rappresenta la prosecuzione dell’attività investigativa “Quadrato”, conclusa con l’esecuzione, in data 23.10.2018, di una misura cautelare nei confronti di 14 persone, ritenute responsabili dei reati ex. artt. 73-74 DPR 309/90, tra i quali i fratelli BARBARO Antonio, Francesco e Salvatore, tutti condannati all’esito del giudizio abbreviato (pene tra i 9 e 13 anni).
L’indagine, condotta dal N.O.R. – Sezione Operativa, nel periodo settembre 2018 – novembre 2019, mediante servizi dinamici e attività tecnica, ha consentito di individuare e disarticolare un sodalizio criminale dedito al traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti, prevalentemente cocaina e marijuana, operante nel sud-ovest della provincia di Milano.
L’impianto accusatorio è stato suffragato dalle dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia, opportunamente riscontrate durante le investigazioni, utili ad individuare taluni indagati con il ruolo di promotori affiliati alla nota ‘ndrina “BARBARO-PAPALIA” di Platì, attivi nella gestione delle piazze di spaccio nei quartieri di edilizia popolare di Corsico e Cesano Boscone dove da sempre si registra l’egemonia della locale di Corsico – Buccinasco.
Gli elementi probatori acquisiti hanno permesso di accertare il reato associativo, con preciso organigramma e specifica suddivisione dei ruoli tra gli affiliati collegati tra loro da un solido vincolo, funzionale alla gestione dell’intera filiera del commercio illegale di stupefacenti, con particolare riguardo: all’individuazione di luoghi da adibire a deposito per lo stoccaggio temporaneo; all’organizzazione di vendita al dettaglio delle dosi attraverso una rete ben consolidata di sub-spacciatori; al rigoroso pattugliamento delle aree maggiormente interessate dalle attività criminose ad opera di vedette, queste ultime a conoscenza dei modelli e delle targhe delle autovetture in tinta civile in dotazione ai Carabinieri di Corsico.
Inoltre è stato accertato l’investimento di ingenti somme di denaro in attività del settore della coltivazione indoor della canapa light, sostanza rilevatasi a seguito di accertamenti con principio attivo superiore a quello consentito dalla legge.
Nel corso dell’indagine, al fine di riscontrare le responsabilità penali dei singoli associati, sono stati operati 7 arresti in flagranza e recuperati circa 1,0 Kg. di cocaina, 100 gr. di hashish e 2,5 kg. di marijuana.