Caso Spreafico Frutta, la lettera dei Cobas che replicano alla Cgil

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Il sindacato Cobas racconta la situazione dei lavoratori delle cooperative che operano alla Spreafico Frutta

“Contratto multiservizi anziché commercio o logistica. Applicato il livello piu basso”. Poi l’attacco alla Ficalms Cgil

 

LECCO – “La verità la raccontano i fatti accaduti e non gli opportunisti dei sindacati da tempo dormienti e conniventi agli abusi dei datori di lavoro avverso i lavoratori”. Inizia così la lettera dei S.i. Cobas (coordinamento provinciale di Milano), a firma di Luca Estime, sul caso della Spreafico Frutta di Dolzago e dello scontro, sulla vicenda, con la Filcams Cgil.

Al centro i lavoratori operanti nell’azienda di Dolzago forniti dalle cooperative Spazio Lavoro e Pullog.

“Il 9 giugno 2020 conosciamo per la prima volta i lavoratori operanti presso Spreafico e e chiediamo subito un incontro alle rispettive società avvenuto poi dopo qualche giorno. Da subito abbiamo rappresentato che il contratto collettivo multiservizi/pulizia non corrisponde alle mansioni effettivamente svolte da questi lavoratori indicando il ccnl commercio/terziario oppure in subordine il ccnl trasporto merci e logistica; tuttavia neppure l’attuale ccnl pulizie era applicato correttamente, di fatto abbiamo rivendicato che i livelli applicati, ovvero il livello 1 il più basso e meno pagato, non era adeguato alle effettive mansioni svolte dai lavoratori e che mancava lo scatto di anzianità di settore, circa 50 €, pertanto abbiamo preteso di adeguare la retribuzione ai minimi corrispondenti alla qualità e quantità del lavoro prestato, indispensabile per il sostentamento economico della famiglia di questi lavoratori e lavoratrici da anni sfruttati e poco pagati”.

“Dov’era la Filcams-Cgil fino al nostro arrivo? Perché non ha fatto nulla per la dignita’ e per il salario di questi lavoratori?”attaccano i Cobas riferendo della situazione dei lavoratori delle due cooperative segnalando anche gravi episodi di violenza tra gli stessi lavoratori.

“Il giorno 14 settembre 2020 – prosegue la lettera – si è tenuto un ennesimo incontro con le società datrici di lavoro e la committente Spreafico, questa volta presso la Confcommercio di Lecco, nonostante il S.I. Cobas abbia chiesto un incontro congiunto con anche la Filcams per volontà di quest’ultima si è svolto separato. Iniziamo noi del S.I. COBAS, ancora una volta abbiamo rappresentato le nostre rivendicazioni legittime, ovvero: surroga del CCNL passando al CCNL Commercio /Terziario o in subordine al Ccnl Trasporto Merci e Logistica; nessuna tolleranza al caporalato e alle aggressioni fisiche dentro il luogo di lavoro ne fuori, rispetto della integrità fisica e morale del lavoratore. Ad ogni modo, abbiamo indicato tre punti importati per il rispetto del CCNL attualmente applicato ovvero: la corresponsione dell’anzianità di settore, il pagamento della malattia e infortunio fin dal primo giorno al 100% (carenza-integrazione); il pagamento degli istituti contrattuali 13°ma e 14°ma mensilità calcolata sul monte ore contrattuale 173. Questi tre essenziali punti dovranno avere la decorrenza dal 1 settembre 2020”.

“Ad oggi le notizie concrete sono che la società Pullog ha già comunicato che dal 1 settembre 2020 riconoscerà l’anzianità di settore ed ha iniziato a variare i livelli in modo migliorativo pur conservando il CCNL Multiservizi/Pulizia; la società Spazi Lavoro al momento vorrebbe ulteriormente procrastinare e comunque pone il diniego a voler corrispondere la carenza e l’integrazione per malattia e infortunio”.

L’assenza dei Cobas all’incontro in prefettura “ è stata preventivamente giustificata – scrivono – chiedendo un differimento della data per causa di altri impegni urgenti di tutti i coordinatori informati della vertenza Spreafico , tuttavia, Cobas ha inviato una informativa al Prefetto prima di tale appuntamento, descrivendo un sunto di quanto è stato discusso e richiesto all’incontro tra le parti del 14 settembre 2020 presso la Confcommercio di Lecco, la stessa nota ha rappresentato quanto avremmo riferito in Prefettura il giorno 17 settembre 2020”.