LECCO – All’Ospedale di Lecco niente più carta e penna: si usa il pc. Arrivano le cartelle cliniche telematiche. Dal 2006 infatti il reparto di Rianimazione lecchese è capofila di un progetto nazionale di informatizzazione delle rianimazioni. L’iniziativa, sostenuta da tre Regioni (Lombardia, Toscana e Piemonte) e dal ministero della Salute, è coordinata dal Laboratorio di Epidemologia Clinica dell’istituto “Mario Negri” di Ranica e dal Gruppo italiano di valutazione degli interventi in Terapia intensiva. In pratica si “informatizza” la cartella clinica di rianimazione per la raccolta dei dati indispensabili per la ricerca, sfruttando le più avanzatre tecnologie biomediche. L’obiettivo è quello di sviluppare modelli che, attraverso dati clinici condivisi tra terapie intensive possano guidare il miglioramento continuo nella cura dei pazienti.
“Stiamo lavorando sui dati dei primi anni di raccolta – spiega Mario Tavola, tra gli ideatori del progetto – il nostro scopo è quello di ottimizzare la cura dei pazienti senza sprecare risorse pubbliche”. Per questo progetto l’Unità operativa di Rianimazione generale del Manzoni è il punto di riferimento anche per molte strutture analoghe italiane ed estere: è nata una stretta collaborazione con l’università di Varsavia, ma anche con istituti di Ungheria, Slovenia, Cipro, Germania e Regno Unito. “Questo è un progetto molto serio partito dai medici prima del mio mandato – afferma il direttore generale Mauro Lovisari – Anche nei periodi di crisi e con rirose economiche calanti riusciamo a fornire nuovi servizi ai pazienti”.