Valmadrera e i sacchi di rifiuti non conformi: 18 persone multate

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Il sindaco di Valmadrera risponde ad un’interrogazione della Lega sui sacchi di rifiuti non conformi in strada

“L’amministrazione si deve muovere nelle regole, alcuni proprietari sono stati identificati e sanzionati”

VALMADRERA – “I primi dati che arrivano da Silea Spa (si vedano le schede allegate), in merito ai primi mesi di utilizzo del “sacco rosso” evidenziano un reale aumento della differenziazione dei rifiuti; penso che questo sia giusto dirlo in questo Consiglio comunale, perché certifica che il 95% dei cittadini valmadreresi si comporta in modo serio e responsabile”.

Inizia con questa premessa la risposta del sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, all’interrogazione della Lega sul problema dei sacchi di rifiuti non conformi:

“Un’amministrazione deve sempre muoversi rispettando le regole a tutela delle persone – ha spiegato il sindaco – Le procedure prevedono che il giorno di raccolta i sacchi difformi vengano contrassegnati dagli addetti alla raccolta, dando quindi tempo ai cittadini per rimediare. Se i sacchi restano in strada, la Polizia Locale interviene affiancando l’operatore nell’apertura dei sacchi al fine di identificare – se possibile,  il proprietario  e procedere con la relativa sanzione”.

Il sindaco Antonio Rusconi

“Purtroppo – ha aggiunto Rusconi – la percentuale dei proprietari identificati è bassa, ma nei giorni scorsi sono stati riconosciuti 18 casi e date le relative sanzioni (Via San Dionigi, Viale Promessi Sposi, Via IV novembre, Via San Rocco). Ulteriore opportunità per i controlli sono le trappole, che possono essere messe su segnalazione e disponibilità dei privati. Infine, con riferimento a Via Parini, l’assessore Anghileri è andato porta a porta a spiegare la nuova gestione della raccolta e questo è stato molto utile perchè molti cittadini hanno capito come devono gestire i rifiuti. La situazione continuerà ad essere monitorata anche nei prossimi giorni”.

Il sindaco è intervenuto anche in merito a Via Parini riguardo all’intervento dei pompieri per un tetto pericolante nella stessa via, per il quale  vi era stata una segnalazione da parte di un consigliere comunale.

“Avrebbe potuto o dovuto nel suo ruolo rivolgersi  direttamente ai responsabili degli uffici o al Sindaco – dice Rusconi – La mattina seguente la segnalazione il Comando dei Vigili si è recato sul posto e ha trasmesso  il verbale all’Ufficio urbanistica che ha rintracciato il proprietario che però ha un amministratore di sostegno, cioè un legale, che ha mandato anche una relazione in proposito”.

“Tutto questo nel giro di un giorno – aggiunge – Lo dico per rispetto dell’impegno e della serietà dei responsabili di servizio che firmano. Il comune non può riparare i tetti dei privati a spese sue. Questo è quanto prevede la legge. Sono stati chiamati non dall’Amministrazione Comunale i Vigili del Fuoco che hanno tolto le tegole pericolose, che poi sono state rimosse dalla strada  dal Comune. Un particolare: il Comune deve applicare le norme, non sostituirsi ai privati proprietari nella sistemazione di zone pericolose o lo può fare solo dopo il rifiuto del privato con addebito dei costi. Il rischio è altrimenti che ci sarebbero numerose autosegnalazione con il Comune o i Vigili del Fuoco che si sostituiscono alle responsabilità dei proprietari.”