L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Varese
Sequestrati oltre 5 chili di cocaina purissima del valore di circa 800mila euro destinati al “mercato” trentino
VARESE – Nascondevano la droga in statuette e tele per quadri, ma sono stati smascherati dai finanzieri del gruppo Guardia di Finanza di Malpensa grazie all’ausilio delle unità cinofili antidroga. Ha portato all’arresto di un cittadino boliviano, residente in Trentino e al sequestro di oltre 5 chili di cocaina purissima del valore di circa 800mila euro, destinati allo spaccio, l’operazione condotta nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese. In particolare i finanziari hanno trovato nella spedizione, arrivata alla Cargo City dell’aeroporto di Malpensa proveniente dal Brasile, della droga nascosta all’interno di tubi attorno ai quali erano arrotolate le tele e contenente delle tele utilizzabili come quadri decorativi.
Con l’autorizzazione dell’Autorità giudiziaria di Busto Arsizio, i Finanzieri hanno messo in atto la tecnica della “consegna controllata” al fine di acquisire ulteriori prove ed elementi di fatto utili a individuare i responsabili del traffico di droga seguendo, in incognito ed a distanza, la spedizione fino alla consegna della stessa al destinatario avvenuta a Cles in provincia di Trento. Qui è scattato l’intervento in flagranza con il sequestro, da parte della polizia economico-finanziaria, di circa 4 kg di cocaina e l’arresto di un cittadino boliviano, nella cui casa è stato trovato anche un chilo kg di “coca”, occultata in barattoli di alluminio con doppi fondi sigillati e foderati con tessuti di vario tipo, in statuette etniche raffiguranti animali, in un pacchetto di gomme da masticare ed in un contenitore pieno di riso.
Le attività di indagine hanno consentito ai Finanzieri di individuare anche il mittente della spedizione, un cittadino di nazionalità brasiliana, non presente sul territorio nazionale. Pertanto, le Fiamme Gialle procederanno con approfondimenti e sviluppi investigativi per ricostruire tutti gli aspetti della vicenda ed individuare ulteriori soggetti coinvolti nel sodalizio di criminali organizzati per introdurre nel territorio dello Stato ingenti quantitativi di stupefacenti destinati ad assicurare l’approvvigionamento di droga ai pusher che poi la distribuiscono nelle piazze dello spaccio.
Con questa operazione si stima di essere riusciti a impedire la messa in circolo di 5.000 dosi di cocaina nelle strade di Cles e, più in generale, nella provincia di Trento.