L’associazione degli agricoltori continua a denunciare il problema di cinghiali e cervi
“A questo si aggiunge un carico burocratico che scoraggia le denunce dei danni”
COMO-LECCO โ Cervi che invadono le gallerie stradali, incidenti che si ripetono con frequenza piรน che quotidiana e unโagricoltura martoriata ai quattro angoli delle terre lariane.
Nellโautunno 2021, lโallarme selvatici per la Coldiretti ha ormai assunto caratteri di unโemergenza dinanzi alla quale non si vede la fine:
โLe denunce dei nostri soci sono quotidiane, e ciรฒ che preoccupa รจ che i danni nei campi sono sempre piรน evidenti e ingenti. Del resto il numero degli animali selvatici che invadono fondi, campi e borghi rurali รจ in aumento e cosรฌ sarร in futuro se non verranno messe in atto misure di contenimento efficaci, come Coldiretti chiede da anni. A ciรฒ si assomma un carico burocratico non indifferente, che scoraggia molti a procedere alle denunce danni, come invece รจ importante fare. Ci sono aziende alle quali, a fronte di prati e campi distrutti, รจ stata riconosciuto alla fine un ristorno di pochi euro. Eโ inaccettabile continuare cosรฌโ.
Con queste parole Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, torna a evidenziare la grave problematica dei selvatici: dalla Valsassina allโAlto Lago, dalle colline di confine con il Varesotto e la Svizzera alla Val Menaggio e allโIntelvese.
Il presidente della Coldiretti interprovinciale torna quindi a chiedere โun coinvolgimento delle istituzioni per un problema che valica ogni delimitazione territoriale e si sussegue senza soluzione di continuitร . E quando non ci sono i cinghiali, arrivano i cervi a completare lโopera. Peraltro, si tratta di animali sempre meno timorosi della presenza delle bestie al pascolo: abbiamo superato il limite dellโincredibile nelle immagini in cui si vedono cervi e cinghiali pascolare insieme alle vacche, in uno stesso pratoโ.
La presenza dei selvatici mette a rischio oltre lโequilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali, ma la stessa presenza degli agricoltori soprattutto nelle zone montane e di confine, e con essa quella costante opera di manutenzione che preserva le aree montane dal dissesto idrogeologico.
โCiรฒ che chiediamo โ rimarca il direttore di Coldiretti Como Lecco Giovanni Luigi Cremonesi – รจ quello di poter fare impresa producendo per i cittadini e non per gli animali selvatici nocivi. ร sempre piรน urgente porre in ogni misura utile e necessaria a porre un argine al fenomeno, considerando che il loro numero รจ continuato ad aumentare negli anni. Da parte di Coldiretti Como Lecco non รจ mai mancata la disponibilitร al confronto: ma รจ doveroso raggiungere delle soluzioniโ.