Nadia Battocletti e le Under 23 campionesse Europee
Il lecchese Konjoneh Maggi chiude 64° tra gli Under 20
DUBLINO – Una giornata non troppo fredda: 9 °C ma con il fango che aumentava col passare dei concorrenti. Non è mancato nemmeno a questa edizione dei Campionati Europei di cross e non poteva essere altrimenti, visto che la disciplina della corsa sui prati ha come maggior caratteristica proprio il fango.
Presenti le squadre azzurre al completo: sei atleti per ogni categoria che, partendo dalla Under 20, faceva seguire la Under 23 e l’Assoluta, passando anche per la staffetta mista composta da due atlete e due atleti che hanno dovuto percorrere un giro a testa di 1,5km, mentre tutte le altre categorie hanno effettuato giri differenti in base alla distanza.
Primi a partire gli Under 20 col lecchese Konjoneh Maggi
Ad aprire questi campionati, sono stati gli Under 20 maschili in gara su 6km. Gara che ha visto sin dalle prime battute la fuga solitaria dell’ancora allievo Axel Vang Christensen, fuoriclasse danese che si impone in 17’53” lasciandosi dietro tutti gli altri 97 classificati. Gli azzurri finiscono lontani dalle primissime posizioni e il primo dei nostri è Mattia Elio che conclude al 42° posto in 19’14”. Le nostre attese erano riposte in Konjoneh Maggi, rappresentante dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni che al traguardo ottiene la 64^ posizione in 19’38”, terzo degli azzurri in gara e posizione questa che rispecchia anche i valori espressi nelle gare di selezione.
Sentito telefonicamente l’azzurro si è detto soddisfatto della sua esperienza e torna da Dublino molto motivato per il futuro: “Per quanto risguarda la gara in sé, sono soddisfatto, ho dato davvero tutto e penso di aver onorato la maglia nel migliore dei modi, nel senso che questo è il mio livello attuale, sono arrivato a questo appuntamento in queste condizioni e ho dato il massimo di quello che potevo dare e anzi, forse sono andato anche oltre. Sono arrivato 64°, se analizzo la mia prestazione penso che magari potevo fare qualcosa in più. Ora come ora gli altri sono più forti e quindi il risultato rispecchia i miei attuali valori. Sono consapevole che devo fare di più, posso fare di più ed è quello per cui lavorerò in futuro. Ora analizzerò sia i lati positivi che quelli negativi, sicuramente da questa esperienza porto a casa un bagaglio enorme, nessun rammarico e nessun rimpianto”.
La squadra azzurra conquista il 13° posto per nazioni con 163 punti, davanti a tutte la rappresentativa della Gran Bretagna che di punti ne totalizza 34, uno solo in meno della squadra di casa che conclude a 35 e si prende l’argento per nazioni, con Israele al 3° posto a 37 punti.
I due ori azzurri arrivano alla quarta gara
Era la gara più attesa dagli azzurri, la Under 23 femminile che schierava al via la fuoriclasse trentina Nadia Battocletti già due volte campionessa europea tra le Under 20 e alla sua prima apparizione nella nuova categoria. Una gara accorta la sua, partenza a tutta per prendere le migliori posizioni, chilometro dopo chilometro si arriva alla campana dell’ultimo giro, sembra che l’azzurra sia in difficoltà ma è solo un’illusione per le avversarie. Scappano in due e alla fine l’allungo imperioso premia l’azzurra che va a vincere il suo terzo alloro personale nel cross e lo fa dopo 20’32” lasciandosi alle spalle la slovena Klara Lukan che arriva in 20’36” e la portoghese Mariana Machado a completare il podio con lo stesso tempo. Dietro, tra le primissime ancora sprazzi di azzurro: Anna Arnaudo è 6^ in 20’55” e a completare lo score per il punteggio a squadre, arriva 11^ Giovanna Selva in 21’19”. Si è capito subito che questi risultati avrebbero proiettato l’Italia al vertice tra le nazioni presenti, 18 i punti ottenuti contro i 25 della Francia e i 37 della Gran Bretagna, un doppio trionfo dunque per la nazionale azzurra che vede salire sul podio anche le altre tre azzurre in gara, Sara Nestola 33^, Ludovica Cavalli 36^ e Michela Morettoni 48^.