L’iniziativa è nata per sostenere il progetto ‘Lecco Ospita l’Ucraina’
All’asta, in casa Fiori-Galli, le opere dell’artista. Il ricavato andrà alla Fondazione Comunitaria del Lecchese
LECCO – Una raccolta fondi benefica per sostenere il progetto ‘Lecco Ospita l’Ucraina’ nata da un’idea di Francesca Fiori, il marito Pietro Galli e l’artista lecchese Jacopo Ghislanzoni. ‘Sketch art for Ucraina’ fa dell’ospitalità la parola chiave, in senso letterale: Francesca e Pietro hanno infatti aperto le porte della loro casa per la preview delle opere di Jacopo Ghislanzoni. Si tratta di 80 lavori su carta 21×30, con soggetti diversi, acquistabili con un’offerta minima di 50 euro. L’intero ricavato dell’iniziativa sarà devoluto alla Fondazione Comunitaria del Lecchese per il progetto ‘Lecco Ospita l’Ucraina’.
“Tutto è nato per caso – hanno spiegato Pietro e Francesca durante la preview, mercoledì pomeriggio – volevamo fare qualcosa di concreto per aiutare le persone in fuga da questa follia e con Jacopo e i partner che ci hanno supportato abbiamo ideato questa raccolta fondi. E’ stato naturale per noi decidere di ospitare a casa nostra l’asta benefica, quindi eccoci qui. Grazie in anticipo a tutti coloro che sosterranno questa iniziativa attraverso l’acquisto dei gettoni”.
100 quelli messi a disposizione, 45 quelli sottoscritti mercoledì sera. Sabato pomeriggio dalle 17.30 si terrà l’estrazione e l’assegnazione delle opere.
“Abbiamo ideato questa iniziativa con mentalità inclusiva – il commento dell’artista, Jacopo Ghislanzoni – volevamo dare un’opportunità alle persone di aiutare ad ospitare chi è in fuga da una guerra atroce e senza senso. Voglio ringraziare davvero di cuore Francesca e Pietro: voi due in questo momento rappresentate la parte migliore della nostra città. Apertura, solidarietà, accoglienza. E grazie naturalmente alla Fondazione e ad Acel Energie per aver supportato il progetto”.
Alla preview di mercoledì sera erano presenti la presidente della Fondazione Maria Grazia Nasazzi, il Segretario Generale Paolo Dell’Oro e il presidente di Acel Energie Giuseppe Borgonovo.
“La vostra iniziativa è stata un’avventura, quando cominci non sai bene dove andrai a finire. E’ più o meno quello che facciamo noi in Fondazione, proviamo, ed è la genesi del fondo per l’Ucraina, nato dal basso e che ha messo radici profonde – il commento di Maria Grazia Nasazzi – la cosa ancora più bella è l’aver aperto la propria casa per ospitare questa iniziativa. Aprire casa propria è come aprire sé stessi, ringrazio ancora Francesca e Pietro”.
292 mila euro la cifra attualmente raccolta dal fondo per l’Ucraina, nato poco dopo l’inizio dell’emergenza: “Raccogliamo risorse destinate a due spese – ha spiegato il Segretario Generale della Fondazione Paolo Dell’Oro – da un lato un rimborso per chi ha messo a disposizione gli appartamenti per ospitare i cittadini ucraini giunti sul nostro territorio, dall’altro la riconversione delle risorse in buoni acquisto che i rifugiati possono utilizzare presso gli esercizi commerciali della città. Ci sono anche le risorse messe a disposizione dello Stato per l’emergenza, mi riferisco al contributo ai profughi che hanno provveduto autonomamente alla propria sistemazione, tuttavia i tempi andranno più lunghi del previsto e si andrà probabilmente a settembre. Speriamo, grazie a Jacopo, Francesca e Pietro di superare i 300 mila euro e di poter utilizzare le risorse del fondo in maniera sempre più mirata”. Il modello dell’accoglienza diffusa adottato a Lecco è stato ripreso anche dalla Protezione Civile che, lo scorso aprile, ha aperto un bando da 350 milioni di euro.
“Stiamo assistendo al dramma di questa follia – ha aggiunto in conclusione il presidente di Acel Energie Giuseppe Borgonovo – e controbattiamo con un’iniziativa che definirei ‘follia positiva’. Quella artistica, creativa e solidale che Jacopo con Francesca e Pietro hanno realizzato con entusiasmo e solidarietà”.
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