Distrutta l’auto di un giornalista della Valle anche nostro collaboratore

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    PRIMALUNA – Gli hanno aperto l’auto quindi gli hanno scaricato all’interno un’intero estintore e non contenti hanno concluso il lavoro spappolando una dozzina di uova sul cruscotto e sui finestrini. Non si può certo parlare di una bravata o di un brutto scherzo, il dubbio che sia stata una ripicca o peggio ancora un avvertimento c’è. Proprietario dell’auto e vittima dell’accaduto che si è registrato ieri a Primaluna è Fernando Manzoni, collaboratore di Lecconotizie per il quale segue il basket, ma prima ancora collaboratore per due giornali online della Valsassina.

    “Quando ieri alle sette del mattino mi sono alzato per andare a lavorare ho trovato la macchina aperta e dentro un disastro: polvere blu di estintore ovunque, uova appiccicate sul cruscotto e sui vetri, appoggiato al sedile anteriore, quello di guida, c’era l’estintore vuoto. Fuori della macchina segni di fuoriuscita di schiuma, la plastica dei contenitori di uova e alcuni gusci. Ho chiamato i Carabinieri e mi hanno detto di recarmi a Introbio alle 9, cosi ho fatto, presentando denuncia contro ignoti per atti vandalici, daneggiamento proprietà privata e intimidazione”.

    Un gesto riprovevole ma soprattutto vigliacco. “Non so cosa abbia scattenato questo gesto – prosegue Manzoni – non credo di avere ‘nemici’ e soprattutto non credo di meritarmi un trattamento del genere. Abito a Primaluna dal 1991 (Manzoni è nato in Uruguay), da dieci anni insegno minibasket nelle scuole e nelle associazioni della zona, tutti mi conoscono, sanno chi sono, ma a quanto pare sto antipatico a qualcuno. Cinque o sei anni fa mi avevano bucato le quattro ruote proprio davanti a casa, come ora c’erano altre macchine, ma hanno preso di mira la mia, agendo nel buio della notte. I Carabinieri mi hanno riferito che in questi giorni ci sono state altre segnalazioni di dispetti nella zona. I vicini non hanno visto niente, nemmeno sentito. Ho ricevuto moltissime segni di solidarità da molta gente comune, dai miei allievi del minibasket, da dirigenti di società, amministratori locali, insegnanti e amici. Se questo gesto è dovuto a qualcosa che ho scritto o denunciato pubblicamente non posso saperlo, quel che so è che non riusciranno a farmi stare zitto, continuerò a scrivere e denunciare le cose che non funzionano in Valsassina come ho sempre fatto”.
    Tutta la redazione di Lecconotizie è vicina all’amico “Fer”.