LECCO – “Villa Eremo sarà dedicata quasi esclusivamente all’insegnamento e alla ricerca scientifica, diventando la sede dove l’’Università potrà esprimere ancora meglio le sue potenzialità”. L’annuncio di Mauro Lovisari, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, giunge venerdì mattina e vuole spazzare via definitivamente le polemiche dei mesi scorsi, sulla mala gestione e sulla possibile alienazione del bene comunale.
Il prossimo martedì, la proprietà della storica dimora diverrà ufficialmente dell’Azienda Ospedaliera, dopodiché inizierà il percorso che porterà alla ristrutturazione della residenza, la quale aprirà le porte a studenti e ricercatori entro il 2015.
“Crediamo che un patrimonio immobiliare come questo possa avere tale finalità come massimo contributo da parte azienda ospedaliera “, ha spiegato Lovisari.
La notizia data dal direttore generale si inserisce in un quadro articolato d’interazione e sinergia tra l’ospedale Manzoni e l’Università di Milano Bicocca, sancita da una convenzione sottoscritta tra i due soggetti che prevede, in particolare, l’organizzazione di un nuovo servizio di chirurgia orale, oltre a importanti collaborazioni nel campo delle neuroscienze e della chirurgia robotica.
II progetto legato alla chirurgia orale sarà coordinato dal Dipartimento di Chirurgia e Neuroscienze dell’Università Bicocca, guidato dal professor Marco Baldoni, e troverà spazio nell’area poliambulatoriale dell’ospedale, in alcuni locali a piano terra; l’ambito operativo sarà la chirurgia paradontale ed implantologica, ovvero la risoluzione di quelle patologie il cui trattamento può richiedere anche l’intervento in sala operatoria. Inoltre, come ha riferito lo stesso prof. Baldoni, verrà allargato all’ospedale lecchese l’accordo di telemedicina che collega già la sede centrale del dipartimento, al San Gerardo di Monza, ad altri ospedali lombardi.
Sul fronte delle neuroscienze, partirà al presidio di Merate un progetto sperimentale: la creazione di una struttura per quei pazienti che transitano da una situazione di respirazione assistita (terapia intensiva o sub-intensiva ) al domicilio. “Si tratta di un reparto adatto a quei pazienti in parte autonomi, che non hanno bisogno di un’assistenza medica continuativa 24 ore su 24 – ha spiegato il professor Giovanni Tredici, responsabile del dipartimento delle Neuroscienze dell’Università Bicocca – Il lavoro di questo reparto sarà basato principalmente sull’attività del personale paramedico e su una squadra di specialisti che interverrà solo in caso di problemi specifici. E’ un progetto innovativo, perché sposterà il carico di lavoro da un’attività prettamente medica ad un’attività svolta dal personale infermieristico. Questo permetterà di scaricare una certa quantità di pazienti dalla terapia intensiva, incrementando il numero degli utenti operati e soprattutto accorciando i tempi d’attesa per gli interventi”.
Novità in vista anche nel campo della chirurgia robotica: “L’Università metterà a disposizione le proprie conoscenze – ha spiegato il responsabile universitario, prof. Franco Uggeri – con la possibilità di avere una sala operatoria multimediale, che permetterà un collegamento audio visivo con i professionisti di altre sedi ospedaliere durante l’intervento chirurgico”.
Soddisfatto il rettore dell’Università Bicocca, Marcello Fontanesi: “In un momento difficile per la sanità lombarda, questa collaborazione è l’esempio di come si possa lavorare e dare vita a nuove iniziative. E’ necessario essere realisti, concreti e propositivi, sfruttando le buone competenze dei medici dell’ospedale Manzoni e dei nostri ricercatori, regalando un prezioso contributo alla qualità dell’assistenza sanitaria”.