La rielezione in occasione del XIII Congresso del sindacato
“La popolazione anziana, sempre più numerosa, dovrebbe stare al centro della politica nazionale e territoriale”
LECCO – A guidare SPI CGIL Lecco sarà ancora una volta Pinuccia Cogliardi: a confermarla il XIII Congresso del sindacato, organizzato all’NH Hotel di Lecco. Nella sua relazione, il segretario generale ha evidenziato come in un momento difficile quale il periodo post emergenza pandemica, quello di Lecco sia stato l’unico territorio in Lombardia che abbia visto un aumento del numero dei tesserati: “Siamo molto soddisfatti, è stata premiata la nostra scelta di potenziare i servizi rivolti ai cittadini e la disponibilità dei nostri numerosi volontari. Senza il loro fondamentale contributo tutto ciò non sarebbe stato possibile”.
Evidenziata la necessità di individuare nuove modalità di rappresentanza che siano più efficaci rispetto ad una società che si presenta sempre più individualista e diversificata, così come di promuovere una società migliore, che abbia al centro l’interesse generale. “Non è tempo di ragionamenti corporativi – la posizione del segretario generale dello SPI – la visione deve essere generale e la via d’uscita va trovata in ambito confederale con la capacità di orientare il cambiamento e generare alleanze, prima fra tutte fra generazioni. Una CGIL presente nel territorio aperta al confronto e forte dei suoi valori non negoziabili: antifascismo, pace, democrazia, solidarietà e rispetto per la dignità umana”.
Tra i tanti temi sotto i riflettori, i problemi dell’attuale sistema socio-sanitario. “Troppe persone, molte delle quali anziane, trovandosi nella necessità di effettuare esami diagnostici o visite specialistiche sono costrette a dover tragicamente scegliere fra attendere mesi per poter utilizzare un servizio pubblico o convenzionato, oppure pagare per ottenere la stessa prestazione in tempi brevi, una opportunità che per molti non è economicamente sostenibile”, ha spiegato Cogliardi. Poi la guerra, l’emergenza energetica, l’inflazione, la tecnologia. “Per noi anziani – ha affermato il numero uno dello SPI – è sempre più difficile gestire la complessità delle procedure informatiche e ci devono essere necessariamente corsi di formazione e sportelli di accompagnamento. Ma la tecnologia, ad esempio attraverso la telemedicina, può anche essere uno strumento per migliorare le proprie condizioni di vita“.
Infine le pensioni. “Abbiamo riconquistato un sistema di rivalutazione che era fermo da circa dieci anni ed è ripartito a gennaio 2022 – ha sottolineato Cogliardi – Ma la realtà di questi giorni è che per chi percepisce un assegno netto non superiore ai 1.700 euro netti il tutto viene prepotentemente messo in discussione”.
Diversi gli interventi che si sono susseguiti, tra cui quello del sindaco del capoluogo Mauro Gattinoni, del segretario generale della CGIL di Lecco Diego Riva, del segretario regionale dello SPI CGIL Lombardia Vincenzo Bevilacqua. Il congresso è stato anche momento per riflettere e confrontarsi sul tema dell’invecchiamento in salute, con il convegno del titolo ‘Una città a misura di anziano è una città a misura di tutti’. Un’occasione per meglio indirizzare un sistema locale capace di prendersi cura delle fragilità presenti e per valorizzare le risorse e le competenze della comunità e delle persone che l’abitano. “Promuovere le nostre comunità come luoghi che incoraggiano l’invecchiamento attivo richiede politiche mirate per creare un ambiente urbano idoneo – la posizione dello SPI – Sono politiche possibili, specie se sono anche supportato dalla partecipazione e dal sostegno della comunità”.
Relatori del convegno, moderato dalla giornalista Katia Sala, Carla Costanzi, sociologa ed esperta in prevenzione, assistenza e qualità della vita degli anziani; Daniela Ciaffi, docente di sociologia urbana del territorio al Politecnico di Torino; Salvatore Rao, presidente de “La Bottega del Possibile”, esperto in servizi e politiche sociali.
“Tanti gli spunti interessanti emersi – conclude Pinuccia Cogliardi – che hanno sottolineato ancora una volta come la popolazione anziana, che sta diventando sempre più numerosa all’interno della società, debba essere al centro e all’attenzione della politica nazionale e territoriale“.