L’Amministrazione dice la sua rispetto alla chiusura dell’Asilo ‘Pirelli’
“L’asilo è un ente autonomo, come Comune non possiamo certo sostituirci a lui o intervenire sugli aspetti amministrativi”
VARENNA – Sulla discussa vicenda dell’Asilo ‘Pirelli’ di Varenna ha reso note le sue dichiarazioni anche il sindaco di Varenna Mauro Manzoni, rimasto fino a questo momento in silenzio. “L’Amministrazione che presiedo, fin dal 2016, ha sempre sostenuto l’autonoma istituzione della scuola materna nella quale, per statuto, sono rappresentati oltre all’Amministrazione Comunale il Provveditorato, la Parrocchia di Varenna, la Fondazione Pirelli e la rappresentanza dei genitori degli alunni frequentanti”. Il primo cittadino ribadisce l’autonomia decisionale dell’ente nel prendere provvedimenti in merito all’attività didattica che vadano a beneficio della struttura e dei suoi iscritti.
“Come detto in occasione degli incontri con i genitori, l’Amministrazione, a supporto della costante invarianza delle rette versate dalle famiglie, ha provveduto in questi anni ad aumentare il contributo comunale, così sostenendo l’originale scuola bilingue di recente istituzione – commenta Manzoni -. L’introduzione di tale innovativa offerta, che ha prodotto un temporaneo incremento degli iscritti, ha purtroppo solo scongiurato l’anticipata chiusura. L’entità delle rette viene decisa autonomamente dal Consiglio di Amministrazione della scuola materna: a Varenna per ogni bambino le famiglie versano 190 euro al mese. Per far comprendere la grande economicità della retta dell’asilo di Varenna si tenga presente, solo per fare un paragone vicino a noi, che una scuola bilingue a Lecco in scuole paritarie costa circa 420 euro al mese”.
Prosegue poi narrando l’escalation che ha indotto a sancire la chiusura definitiva dell’asilo: “I debiti ammontano a 43 mila euro: perché il Comune possa erogare il suo annuale contributo la Fondazione che gestisce la scuola materna si sarebbe dovuto conformare entro il prossimo anno scolastico alla normativa nazionale sul cosiddetto ‘terzo settore’ che comporta, oltre alla modifica statutaria dell’ente, anche il deposito di 30 mila euro. Arriveremmo quindi ad un totale di circa 73 mila euro che andrebbero coperti per assolvere alle due necessità. La crisi dei nascituri ha fatto poi il resto: infatti negli anni 2019-2020-2021-2022 i nati e residenti ad oggi a Varenna sono solo tre, una crisi inarrestabile negli ultimi anni, sia causata dal decremento delle nascite a livello nazionale, sia dallo spopolamento progressivo di Varenna che ha incrementato sempre più la ricettività turistica, ma che ha al contempo di fatto impoverito il paese di abitanti stabilmente residenti e, quindi, anche dell’apporto di giovani coppie”.
Si sofferma poi su alcune accuse giunte a fatti in corso: “Qualcuno continua ad affermare che le risorse per eventi turistici (es. luminarie, manifestazioni, cultura, ecc.) potevano essere destinate all’asilo. Niente di più falso, soprattutto se chi proferisce queste parole è stato un amministratore e quindi conosce perfettamente come stanno le cose: le spese turistiche sono finanziate dall’imposta di soggiorno, totalmente a carico dei turisti, e non può essere utilizzata in alcun modo per finanziare l’asilo! Capisco che sia più facile propinare bugie ai cittadini che non conoscendo le dinamiche e i paletti di un bilancio comunale possano farsi abbagliare da queste palesi falsità, ma a tutto c’è un limite”.
Prosegue poi: “Il Consiglio di Amministrazione della scuola materna ha comunicato al Comune di Varenna la volontà di cessare l’attività, con conseguente estinzione dell’Ente, in conseguenza della palese carenza di iscritti residenti a Varenna e della deficitaria situazione finanziaria, divenuta insostenibile. Si sottolinea che tale decisione è stata assunta all’unanimità dei suoi componenti. Il sindaco, a differenza di quello che afferma qualcuno sapendo bene di mentire, nel CdA della scuola materna non può votare e non ha mai votato neanche in passato alcuna delibera!“.
Oltre ad aver aumentato il contributo a favore della scuola materna, a oggi riconosciuto per 18 mila euro, e a concedere gratuitamente i locali dove attualmente l’attività didattica viene svolta, il Comune si è impegnato in “interventi di manutenzione e miglioria dell’asilo, oltre al finanziamento del corso di inglese che viene effettuato ogni anno nel mese di luglio all’interno della proposta estiva per i bambini. L’Amministrazione provvede inoltre anche al pagamento della bolletta elettrica”. Tutte azioni che, secondo quanto esplicita il sindaco Manzoni, “l’Amministrazione avrebbe riconfermato anche qualora i genitori fossero riusciti a costituire una nuova associazione per la gestione futura della scuola materna, come proposto durante le passate riunioni”.
Conclude come segue: “l’Amministrazione non ha mai fatto né sta facendo lo scaricabarile su nessuno: l’asilo è un ente autonomo, quello che può fare l’Amministrazione è aumentarne il contributo e confermare la gratuità della sede. Certamente non si può sostituire nell’amministrazione dell’ente. È molto triste vedere come per qualcuno la crisi della scuola materna sia stato uno dei tanti modi per imbastire una speculazione politica che non giova ad alcuno, tranne a chi pensa di lucrare un po’ di consenso facile cavalcando sterili polemiche”.
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