Overdose da eroina: 24enne di Besana in coma

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    CASATENOVO –Un festino a base di droga ha ridotto in fin di vita una 24enne di Besana Brianza, ricoverata in mattinata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Merate. A ritrovarla, in stato comatoso, sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Merate, intervenuti insieme ai soccorritori del 118 in un appartamento di via Giovenigo a Casatenovo.

    Ad attenderli c’era il proprietario dell’abitazione, un 35enne pregiudicato residente il paese, con il quale la giovane aveva trascorso la notte. L’uomo non ha nascosto ai militari la serata di eccessi, spiegando loro che la 24enne, sua ex-compagna, era collassata dopo l’assunzione di stupefacenti.

    I sanitari hanno subito prestato soccorso alla ragazza, trasportandola d’urgenza al presidio ospedaliero, mentre i carabinieri hanno identificato il 35enne (L.G.) e ne hanno controllato l’abitazione alla ricerca di narcotici. Un lavoro fin troppo facile per i militari, viste le numerose “tracce” lasciate dai due all’interno dell’appartamento: nel bagno in particolare, proprio dove si è accasciata la giovane, le forze dell’ordine hanno rinvenuto 3 grammi di eroina adagiati in una ciotola di metallo, oltre ad una bustina occultata malamente nel Wc e contenente, con molta probabilità, della cocaina. I carabinieri hanno provveduto a sequestrare quanto ritrovato per le opportune analisi.

    Le droghe pesanti non erano però l’unica passione del 35enne, che aveva sistemato nel seminterrato tutto il necessario per coltivare marijuana; dell’illecita piantagione i militari ne hanno trovato i “frutti”, ovvero 60 grammi di erba già esiccata e pronta all’uso. Sempre nel seminterrato erano celati 2 mila euro in contanti, probabile guadagno dello spaccio, insieme ad un bilancino di precisione ed a materiale per il confezionamento dello stupefacente.

    Anche l’auto del giovane è stata passata al setaccio dagli agenti, che all’interno vi hanno trovato un affilatissimo machete lungo ben 50 cm ed un timbro in gomma per falsificare l’emblema della Prefettura di Lecco. 

    Scontato a quel punto l’arresto, per le accuse di detenzione e spaccio di stupefacenti, lesioni personali aggravate, ricettazione e porto abusivo di armi; il giovane è stato poi condotto al carcere di Pescarenico. Grande è ancora la preoccupazione per la 24enne, per la quale i medici del Mandic non hanno ancora sciolto la prognosi.