I sindaci: “Da Bertolaso rassicurazioni sull’ospedale di Merate, tranne che per il punto nascite”

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Il comunicato dei sindaci dopo l’incontro di ieri con l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso

“Nessun ridimensionamento, tranne che per il punto nascite per il quale potrebbe essere decisa la chiusura”

MERATE – “Bertolaso ci ha rassicurato che per l’Ospedale di Merate non è previsto alcun tipo di ridimensionamento strutturale, fatto salvo che per il punto nascite per il quale potrebbe essere decisa la chiusura”. A parlare, all’indomani dell’incontro tenutosi ieri, mercoledì, in Municipio a Merate tra l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso e i sindaci del Meratese e Casatese sono, a nome dei colleghi, i presidenti della conferenze dei sindaci Fabio Vergani e Ave Cremella.

“Abbiamo illustrato la situazione dell’Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate a Bertolaso, confermando le preoccupazioni derivanti dalla chiusura di alcuni reparti, dal recente esodo di numerosi primari e di altre importanti figure sanitarie, oltre che dal perdurare di un clima di sfiducia degli utenti e di parte degli operatori” fanno sapere.

Dal canto suo l’assessore regionale ha confermato che “è indispensabile recuperare nel breve la fiducia con il personale e l’utenza”, sottolineando di aver parlato direttamente con i primari dimissionari, per capire le ragioni di tali scelte.

Non solo. Bertolaso ha confermato l’intenzione di non ricorrere più, una volta scadute le scadenze contrattuali, all’utilizzo di gettonisti e cooperative per i servizi medici. “L’Assessore sta lavorando per mettere a terra soluzioni alternative e dare maggiore stabilità al personale che opera nei reparti ospedalieri”. Così come ribadito già ai cronisti al termine dell’incontro con i sindaci, l’assessore regionale si è impegnato a tornare in città per condividere con i sindaci, il prossimo mese di gennaio, i nuovi piani strategici dell’Asst. Così come ribadito da tempo, Bertolaso ha confermato che “non è previsto alcun tipo di ridimensionamento strutturale fatto salvo che per il punto nascite per il quale potrebbe essere decisa la chiusura”.

I numeri relativi alle nascite all’interno del reparto di Ginecologia e Ostetricia del presidio di via Cerri fanno registrare, infatti, negli ultimi anni un trend negativo con una continua diminuzione dei parti, che negli ultimi anni sono ben sotto la soglia dei 500 all’anno prevista dalla normativa.