Il piazzale della funivia intitolato a Francesca Ciceri, simbolo della lotta partigiana

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Storica figura lecchese, operaia e combattente per la Liberazione

“A lei dedicheremo la piazza più alta della città: una scelta dal grande valore simbolico, etico e politico”

LECCO – Le Celebrazioni del 25 Aprile sono state l’occasione per annunciare alla città l’intitolazione del piazzale della funivia di Erna a Francesca Vera Ciceri. E’ stato il sindaco Mauro Gattinoni, durante i discorsi ufficiali nel cortile di Palazzo Bovara, sede del municipio, a rendere partecipe la cittadinanza dell’importante scelta.

Ricordando come Lecco sia Medaglia d’Argento al valor militare per l’attività partigiana, un riconoscimento che svetta sul Gonfalone cittadino, che venne consegnato 50 anni fa dalle mani di Sandro Pertini, giornalista, partigiano, allora Presidente della Camera prima di ricoprire la carica più alta dello Stato, il sindaco ha aggiunto:  “Oggi è con grande emozione che posso comunicarvi una scelta dall’alto valore simbolico, etico e politico. Su impulso di diverse parti attive della società civile, in particolar modo di Anpi, e in accordo unanime con tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale, che ringrazio per la condivisione, abbiamo deciso l’intitolazione di un luogo significativo per la storia di Lecco a una donna, un’operaia, una combattente per la Liberazione“.

“A lei dedicheremo la piazza più alta della città, a lei, che tenne le fila di una delle prime battaglie della Resistenza italiana, dedicheremo lo spazio più ampio che si affaccia su tutte le nostre montagne: il piazzale della funivia dei Piani d’Erna, porterà il nome di Francesca Vera Ciceri. Vera Ciceri, nel 120º anniversario della sua nascita, storica figura della lotta partigiana lecchese, Presidente dell’Anpi Provinciale di Lecco dal 1980 al 1988 e Medaglia d’oro per meriti patriottici e civili insignita dal Comune di Lecco nel 1977. Un gesto di grande forza morale e dall’altissimo valore civile che ci ricorderà sempre che siamo tutti figli della Resistenza, che dirsi antifascisti non è una opzione facoltativa. Semplicemente è ricordarci da dove veniamo e dire grazie a chi ci donò la libertà”.

LA BIOGRAFIA DI FRANCESCA VERA CICERI