Piccola. Scontro sulla palazzina abusiva: “E’ mancato il controllo”

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La palazzina uffici di Linee Lecco alla Piccola

In commissione si è discusso dell’abuso emerso. Critiche dalla minoranza

Il sindaco: “Un’operazione di chiarezza faticosa ma necessaria per il bene del Comune e di Linee Lecco”

LECCO – La palazzina degli uffici di Linee Lecco alla Piccola al centro della commissione che si è svolta ieri sera, martedì, su richiesta dalle forze di minoranza per fare chiarezza sulla situazione e sull’iter che ha portato l’amministrazione all’annullamento in autotutela di tre delibere precedenti ((n. 86 del 31/03/2021, n. 126 del 02/09/2021 e n. 78/2022 del 24/03/2022) relative alla costruzione della palazzina. La struttura, di circa 100 mq, infatti è abusiva, Ad accorgersene è stato circa un anno fa il nuovo tecnico comunale nella fase di collaudo che avrebbe anche concluso l’iter di costruzione della struttura.

Concretamente l’area dove è sorta la struttura era individuata come parcheggi a raso con la dicitura S8.1: “Per capirci sarebbe bastato semplicemente effettuare una variazione puntuale al PGT prima della costruzione, ovvero trasformare l’area da S8.1 a S8.2 (parcheggi in struttura compresi uffici per la gestione del parcheggio o del sistema di sosta pubblica, usi complementari quali uffici, attività di assistenza meccanica, ndr)” ha spiegato l’assessore Giuseppe Rusconi  (Urbanistica) in apertura di commissione “i punti alla base di questo intervento sono la mancata validazione di verifica e del progetto prima dell’affidamento dei lavori e la non conformità urbanistica dell’opera. Si è trattato di un errore da parte dei nostri uffici a cui è stata trovata una soluzione con questa delibera e l’ordinanza di ripristino in carico a LineeLecco”.

Una sintesi che non è piaciuta alla minoranza: “L’assessore ha letto ciò che sappiamo anche noi senza chiarire ciò che tutti vorremmo sapere – ha detto Simone Brigatti (Lecco Merita di +, Lecco Ideale) – stiamo parlando di un abuso edilizio di uno stabile di 300 mila euro, di una determina passata in sordina e siamo qui a discuterne senza Linee Lecco, la cui presenza poteva invece essere utile. Durante i consigli comunali a domanda diretta il sindaco ha sempre risposto che erano in corso verifiche per piccole difformità tecniche, quando queste piccole difformità si sono trasformate in abuso? Ora il rischio è di buttare via 300 mila euro di soldi pubblici e di andare a litigare con noi stessi. Non credo, come dice l’assessore, che si si trovata una soluzione”.

Corrado Valsecchi (Appello per Lecco), ha duramente criticato l’operato dell’amministrazione: “E’ mancata la funzione di controllo politico e ora ci troviamo in una situazione paradossale nella quale la società partecipata al 100% di proprietà comunale si trova nella sgradevole situazione di ricorrere al Tar. L’amministrazione ha disposto l’abbattimento senza trovare soluzioni alternative, ora i contribuenti dovranno sobbarcarsi il carico delle spese legali. Mi chiedo se non ci siano altre soluzioni per impedire di mettere alla berlina il rapporto già teso tra Linee Lecco e il Comune”.

Critiche a cui l’assessore Rusconi ha replicato: “Il consigliere Valsecchi dovrebbe dirmi qual è la norma che prevede che l’assessore debba esercitare funzione di controllo sulla parte tecnica. E’ ovvio che c’è stata una carenza di istruttoria, c’è stato qualche fraintendimento e si è arrivati a questa delibera che nessuno di noi avrebbe mai voluto fare – ha detto – riguardo le soluzioni alternative, se Valsecchi ne ha ce le dica, gli uffici ci stanno lavorando da 10 mesi”.

Sull’assenza di Linee Lecco è intervenuto il presidente del Consiglio Comunale Roberto Nigriello: “Prima capiamo cos’ha fatto il Comune poi faremo un ragionamento più compiuto con la società, altrimenti sarebbe un contraddittorio”. Filippo Boscagli (FdI) ha ribadito che per chiarezza sarebbe stato utile avere presenti sia il Segretario Generale che Linee Lecco: “L’auspicio è che i problemi con la società che oramai si trascinano da tempo vengano risolti, per il bene di tutti”.

Alla commissione era presente anche il sindaco Mauro Gattinoni: “In questa vicenda nessuno ha mai anteposto altro se non la pubblica utilità del bene, ma è chiaro che le procedure vanno rispettate. Mi assumo, come Comune, la responsabilità di non aver controllato l’iter delle delibere, il tecnico che ha sbagliato invece pagherà per le sue responsabilità. Rispetto poi alla società, bisogna distinguere la funzione di indirizzo di controllo che spetta al socio e quella gestionale che spetta al consiglio di amministrazione. La decisione presa è di tipo politico e al momento è l’unico atto possibile, un’operazione di chiarezza faticosa ma necessaria per il bene del Comune e di Linee Lecco” ha concluso.