LineeLecco, il Gruppo Misto: “Sconcertati, subito un consiglio comunale”

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Clara Fusi e Giovanni Tagliaferri, consiglieri comunali usciti dal PD

Anche Giovanni Tagliaferri e Clara Fusi (Gruppo Misto) chiedono chiarezza

“LineeLecco, prima ancora che del Comune, è patrimonio della città e dei lecchesi ed è loro diritto essere informati”

LECCO – Alla richiesta dei gruppi di opposizione (Lecco Merita di +, Appello per Lecco, Lega Nord e Fratelli d’Italia) di un consiglio comunale straordinario sulla vicenda di LineeLecco si unisce quella del gruppo misto composto da Giovanni Tagliaferri e Clara Fusi.

“Abbiamo appreso con sorpresa e sconcerto dagli organi di stampa della sfiducia espressa da parte dell’attuale Giunta comunale nei confronti di Lineelecco e dei suoi vertici. Siamo esterrefatti non solo per essere venuti a conoscenza di fatti così importanti ancora una volta solo tramite la stampa, ma soprattutto perché si tratta di una diatriba che interessa una società partecipata al 100% dal Comune stesso e ai cui vertici siedono figure che ne sono espressione.

“Si tratta dell’ultimo e più grave episodio di una sequenza di tensioni che negli ultimi mesi hanno caratterizzato il rapporto tra Comune e la sua partecipata, tra cui non possiamo non ricordare la questione dello stabile alla Piccola sul quale pende una richiesta di demolizione”.

“A fronte di tutto ciò, non possiamo che unirci alla richiesta già formulata, pur con sfumature diverse, anche da altri gruppi consigliari di convocare tempestivamente un Consiglio comunale che faccia assoluta chiarezza su quanto sta avvenendo e che permetta anche di ascoltare il punto di vista della società Lineelecco stessa”.

“Lo riteniamo doveroso innanzitutto nei confronti dei tanti lavoratori dell’azienda, dei suoi 50 anni di storia celebrati proprio recentemente, dei suoi vertici oggetto ora di una evidente e pesante sfiducia, ma soprattutto dei cittadini lecchesi.LineeLecco, prima ancora che del Comune, è patrimonio della città e dei lecchesi ed è loro diritto essere informati su cosa sta accadendo e su quale destino si ha intenzione di riservarle” concludono i consiglieri comunali.