Visita teatrale a Villa Manzoni, sabato e domenica tocca Pescarenico

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LECCO – Sì è svolta venerdì 19 ottobre la prima “visita teatrale” di Villa Manzoni, organizzata dal Comune di Lecco, in collaborazione con Teatro Invito, nell’ambito dell’edizione 2012 di “Lecco città del Manzoni”, la kermesse che vede Alessandro Manzoni e la nostra città al centro dell’attenzione. La manifestazione ha coinvolto più di 50 persone, tra cui anche alcuni bambini, che si sono dati appuntamento alle 18.30 a Villa Manzoni per scoprirne i segreti. Visita che verrà replicata anche nel prossimo fine settimana sabato 27 alle 11.30 sempre a Villa Manzoni (prenotazione obbligatoria) e domenica 28, alle  10, 12 e 14 a Pescarenico.

La coppia di narratori che ha accolto i visitatori, i presunti “custodi” della villa “l’Agostino e la sua regina”, ha condotto i visitatori non solo nelle varie sale della Villa, ma anche e soprattutto in un viaggio attraverso la biografia di Alessandro Manzoni e la sua opera più importante, i Promessi Sposi; le azioni sceniche dei quattro attori in diversi luoghi della casa, che fu la residenza della famiglia Manzoni fin dai primi anni del Seicento, fanno risaltare le connessioni tra la biografia e l’opera dello scrittore.

Qui e là nel corso della visita i principali personaggi dei Promessi Sposi attendevano gli ospiti; e così mentre in una sala Don Rodrigo, che aspetta degli ospiti alla sua festa, si trova minacciato da Frà Cristoforo e il Griso, cui era stato ordinato il rapimento di Lucia, racconta come a causa di un traditore non sia riuscito a portare a termine il compito affidatogli, in altre l’Agostino e la sua regina raccontano l’infanzia e l’adolescenza di Alessandro Manzoni trascorsa nella Villa al Caleotto.

Nel cortile interno della Villa si assiste alla ricerca di Renzo, a Milano, tra i morti di peste, mentre nelle cantine, complice l’atmosfera lugubre, si rivive il terribile delitto di cui si macchiò la monaca di Monza con l’aiuto del suo amante Egidio e si conosce la vigliaccheria di Don Abbondio che si sente “come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro”.

Insomma, una visita che, grazie anche alla magia del teatro, fa venire voglia di riprendere in mano i Promessi Sposi, letti per forza, per assaporarne appieno la storia, i luoghi, le emozioni.

Per ulteriori informazioni trovate qui il programma dettagliato.