Incredibile Kilian Jornet Burgada: in 19 giorni sale tutti gli 82 Quattromila delle Alpi

Tempo di lettura: 2 minuti
Kilian Jornet Burgada (foto FB)
Kilian Jornet Burgada (foto FB)

Un’impresa inimmaginabile: 1.207 km percorsi e 75.344 metri di dislivello positivo

“La sfida più impegnativa della mia vita, mentalmente, fisicamente e tecnicamente, ma forse anche la più bella”

LECCO – Che fosse un atleta fortissimo lo si sapeva già, ma l’ultima impresa di Kilian Jornet Burgada ha dell’incredibile. Il pubblico lecchese lo conobbe nell’ormai lontano 2008 quando, ancora giovanissimo, diede spettacolo sui sentieri del Giir di Mont a Premana. Una classe cristallina, quell’anno vinse per poi ripetersi nel 2009, 2010 e 2011. Dopo qualche anno a Premana ci tornò, era il 2014, e ovviamente vinse ancora…

Il 36enne skyrunner spagnolo è rimasto nel cuore dei premanesi e di tutti i lecchesi appassionati di questo sport e, proprio in queste ore, sta destando estremo scalpore la sua ultima impresa. Kilian Jornet Burgada è riuscito a salire tutte le 82 cime sopra i quattromila metri delle Alpi in soli 19 giorni, partendo dal Bernina e finendo alla Barre des Écrins.

Kilian Jornet Burgada
(Foto FB)

Soli 19 giorni per salire tutte le montagne più alte dell’arco alpino spostandosi a piedi o in bicicletta. Il fortissimo atleta spagnolo è arrivato a salire per 20 ore di fila per poi ripartire per la tappa successiva dopo sole 4/5 ore di riposo. Alcune delle cime le ha affrontate in completa solitudine, in altre era accompagnato dal suo team o dagli amici.

Kilian Jornet Burgada
(Foto FB)

I numeri di questa avventura sono davvero impressionanti: 1.207 km, 267 ore 45 minuti 16 secondi di attività, 75.344 metri di dislivello positivo e 5 ore 17 minuti di sonno medie giornaliere: “19 giorni dopo aver iniziato sul Piz Bernina, il mio sogno di scalare tutti gli 82 Quattromila delle Alpi usando solo la forza umana per collegarli tra loro si è avverato sul Dôme e sulla Barre des Écrins, le più occidentali delle 82 cime – ha scritto Burgada via social -. E’ stata, senza dubbio, la sfida più impegnativa che abbia mai fatto nella mia vita, mentalmente, fisicamente e tecnicamente, ma forse anche la più bella. È difficile elaborare tutte le mie emozioni in questo momento, ma questo è un viaggio che non dimenticherò mai. Voglio ringraziare ancora una volta tutte le persone che mi hanno supportato o hanno scalato con me durante questo progetto. Ora è tempo di riposare un po’!”