Uil Trasporti Lombardia, sciopero di 8 ore per lunedì 9 settembre

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Sedili autobus generica pixabay
(foto archivio)

Saranno coinvolte tutte le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale

“Questa nostra protesta fa seguito alla precedente azione di sciopero di 4 ore che abbiamo messo in campo lo scorso 18 luglio”

LECCO – La Uil Trasporti Lombardia conferma lo sciopero di 8 ore per il prossimo lunedì 9 settembre. Saranno coinvolte tutte le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale. Una decisione presa da tempo e che viene confermata dal numero uno della Uil Trasporti della Lombardia, il Segretario Generale Antonio Albrizio.

“Questa nostra protesta – sottolinea Antonio Albrizio – fa seguito alla precedente azione di sciopero di 4 ore che abbiamo messo in campo lo scorso 18 luglio. In quell’occasione abbiamo registrato alte adesioni da parte dei nostri iscritti che hanno incrociato le braccia per rivendicare il diritto al rinnovo del Ccnl e al miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali”.

“In attesa di questa nuova giornata, pur rendendoci conto del disagio che possiamo provocare agli utenti, ci aspettiamo dalle associazioni datoriali un’apertura rispetto alle posizioni assunte finora nel confronto per il rinnovo del contratto. Chiediamo anche al Governo un impegno concreto per finanziare il Fondo nazionale dei trasporti. Si tratta di una richiesta imprescindibile per un vero rilancio del Tpl. Un settore in cui, si continua a rilevare l’enorme difficoltà per le aziende, a reperire o a mantenere in servizio gli autisti, costretti a lavorare con salari e condizioni inadeguati e subendo sempre più spesso aggressioni indegne di una società civile” commenta Antonio Albrizio.

“Ne è un esempio concreto ATM, azienda storica Milanese che ogni giorno perde autisti e personale specializzato e non riesce a reperirne di nuovi a sufficienza. È evidente che ciò provoca ripercussioni oltre che sulle condizioni di lavoro, anche sul Servizio alla cittadinanza. È necessaria una scelta di fondo: se di servizio pubblico si deve parlare, e noi ci batteremo per questo, si destinino le risorse necessarie per sostenerlo, altrimenti si abbia il coraggio di dire che si vuole un settore lasciato esclusivamente al mercato ed al profitto con tutte le conseguenze del caso. È più che mai necessario aprire stagione di trattative sindacali a tutti i livelli, per trovare le necessarie soluzioni” conclude così Antonio Albrizio.