LECCO – Non ne potevano più, così è spuntata una petizione sottoscritta da 160 persone, consegnata direttamente nella mani del sindaco di Lecco Virginio Brivio durante l’incontro di ieri, lunedì, alla presenza dell’assessore Armando Volontè e del Comandante della Polizia Locate Franco Morizio.
A lamentarsi dei ripetuti episodi di teppismo e vandalismo che si sono verificati e accentuati nelle ultime settimane sono stati numerosi residenti del rione di Rancio alto, in special modo di quelli che risiedono in prossimità del Circolo Libero Pensiero. Insieme alla consegna delle firme i portavoce hanno chiesto maggiori controlli in zona, proponendo alcune soluzioni al fine di arginare un problema che sembra ingigantirsi di settimana in settimana.
Inevitabilmente nell’occhio del ciclone è finito anche il Circolo Libero Pensiero, anche se lo stesso assessore Volontè, nel tracciare un primo bilancio dopo l’incontro di ieri afferma: “Il gruppo di cittadini che abbiamo incontrato si è fatto portavoce di una situazione di disagio e ha sottolineato il degrado a fronte di problemi derivanti, secondo loro, da giovani che hanno preso di mira il quartiere con comportamenti che a volte sfociano anche in atti di teppismo. Tuttavia i cittadini hanno fatto molta differenza tra il fatto che esiste un locale, il Circolo Libero Pensiero, che non è al centro della discussione, e il fatto che dopo la chiusura dell’esercizio avvengano disastri”.
L’assessore ha poi proseguito: “Dopo aver ascoltato i cittadini abbiamo convenuto di operare su quattro fronti. Per prima cosa, proprio per non fare in modo che ci sia solo un imputato ovvero il Circolo Libero Pensiero, un po’ come è stato per l’Officina della Musica, abbiamo fissato un incontro tra la rappresentanza dei residenti e i gestori del locale per capire cosa poter fare insieme. In seccondo luogo, e su suggerimento dei portavoce dei cittadini, valutaremo la possiblità di installare alcune telecamere di videosorveglianza, fermo restando che questo non potrà essere un intervento immediato in quanto sussistono delle problematiche di natura economica, quindi senza vendere chimere, da parte nostra ci sarà tutto l’impegno possibile per valutare il da farsi anche su questo aspetto, ma non possiamo promettere nulla”.
Quindi il Comune valuterà altre due richieste avanzate sempre dai residenti: “Ci è stata chiesta la possibilità e secondo i residenti la necessità di chiudere il parco giochi di via don Bosco divenuto in certi orari e in certi giorni della settimana il punto di ritrovo di alcuni giovani che spesso votati a fare chiasso se non addirittura a compiere atti vandalici complice, per quanto ci è stato riportato, l’assunzione di droghe. Su questo fronte ci siamo detti disponibili nell’effettuare una verifica tecnica pur sapendo che questa non sarà la panacea di tutti i mali. Altra proposta è stata quella di chiudere di notte il nuovo parcheggio sorto in concomitanza con il nuovo condominio di via Don Bosco, parcheggio che risulta essere privato ma a uso pubblico. Su quest’ultimo punto sussistono maggiori problematiche ma anche qui cercheremo di fare una riflessione”.
Sindaco, assessore, Comandante e portavoce dei residenti di rancio si sono dati appuntamento al 28 novembre quando ci sarà l’incontro con i gestori del Circolo Libero Pensiero.
Intanto l’assessore Volontè si congeda precisando: “Siccome sono girate voci su un prossimo incontro con la Questura, vorrei smentirle. Finora non c’è in calendario nessun incontro. Tuttavia, se a seguito delle nostre valutazioni svolte in concerto con il Comando di Polizia Locale riterremo necessario l’intervento e il supporto anche della Questura allora chiederemo un incontro.Questura che, come sottolineato anche dai cittadini, ogni qual volta è stata chiamata in causa è prontamente intervenuta. Possiamo dire che da oggi Rancio è diventato un osservato speciale”.