Il Lecco vuole tornare a vincere: l’appuntamento è per sabato 16 al Comunale di Gorgonzola, ore 17:30
Volpe: “Non esistono gerarchie, i giovani possono meritarsi il posto”
LECCO – “Ogni partita è complicata a suo modo, quello che conta di più è il nostro atteggiamento e come si va ad affrontarle. Domani ci aspetta una partita sicuramente difficile”. Queste le prime parole di mister Volpe nella conferenza stampa alla vigilia Giana Erminio-Lecco che si giocherà sabato 16 novembre, alle 17:30 allo stadio Comunale di Gorgonzola.
Il tecnico ha spiegato che in questa settimana ha aumentato i carichi di lavoro per migliorare la tenuta fisica e mentale della squadra che: “Deve continuare ad assimilare i miei input. C’è stato un approccio feroce in queste tre gare, ma dobbiamo essere in grado di interpretare al meglio anche tutte quelle mini partite che ci sono all’interno di un singolo incontro”.
“Inoltre abbiamo troppi alti e bassi anche se ai ragazzi non si può imputare nulla sull’impegno che ci mettono. Il Lecco ha la grossa fortuna di avere una proprietà seria e un tifo importante, questo va preservato perché il Lecco non è di Volpe ma di una città intera. A tutti piace vincere ed essere davanti, ma bisogna essere realisti e capire i momenti. Questo è un anno di rifondazione e sono rimasti sei giocatori effettivi in rosa”.
Poi Volpe si focalizza sulla partita di domani: “Non do niente per scontato, ogni avversario va sempre rispettato. La Giana ha vinto l’ultima gara mentre noi no, perciò psicologicamente ci sono avanti. Guai a sbagliare l’atteggiamento su campi come quello di Gorgonzola”.
Invece riguardo la rosa a disposizione: “Tutti disponibili eccetto Beghetto che ha un fastidio muscolare e Ionita e Zuberek perchè in Nazionale. Furlan si è allenato dopo aver fatto degli esami, è tranquillo ed è disponibile. Chance dal primo minuto per Dore e Di Gesù? Vedremo ai ragazzi spiego il mio punto di vista, un subentrante si affida a quei giocatori che hanno già maturato esperienza e partite”.
“Però non esistono gerarchie, soprattutto se i giovani dimostrano che vanno a duemila all’ora. L’allenatore cerca sempre di fare il meglio per la propria squadra, è normale che uno che non gioca non possa essere contento. I giovani o avranno spazio domani o nel prosieguo della stagione”.