Proteste alla Nostra Famiglia, lavoratori sul piede di guerra

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BOSISIO – Mondo dell’assistenza in agitazione. Dopo la mobilitazione alla Madonna di Fiducia, la casa di riposo di Calolziocorte dove i lavoratori hanno denunciato un “clima oppressivo” (vedi articolo) e si preparano a presidiare la pensione il prossimo martedì, ora insorgono anche i lavoratori della Nostra Famiglia della provincia di Lecco.

“In data 15 ottobre 2012, la nostra azienda rappresentata dalla sigla dotariale ARIS, insieme alla CISL e UIL ha sottoscritto un protocollo che modifica pesantemente in negativo la nostra già precaria condizione lavorativa – spiegano i lavoratori seguiti dalla Cgil di Lecco – Per queste ragioni, abbiamo deciso partendo dalla grande partecipazione alle assemblea che si sono svolte presso le sedi dell’associazione, di mobilitarci in difesa dei diritti e della qualità dei servizi”.

Con oltre 700 dipendenti, l’associazione rappresenta una delle più importanti realtà della sanità privata del lecchese.

“I tagli previsti dal decreto legislativo di revisione di spesa, determineranno pesanti ripercussioni sulle prestazioni e i servizi erogati dalle nostre strutture. I lavoratori della sanità privata stanno pagando duramente gli effetti della crisi economica attraverso il blocco del contratto nazionale di lavoro” spiegano i dipendenti inoltre che annunciano un presidio negli spazi antistanti la struttura di Bosisio Parini in concomitanza dello sciopero generale indetto dalla CGIL per il prossimo 14 novembre 2012

“Quest’appuntamento – spiegano – rappresenta la prima occasione per rendere visibili le nostre rivendicazioni che, in assenza di risposte immediate da parte della nostra azienda continueranno con altre iniziative di lotta.