L’amministrazione aveva contestato il canone annuo perpetuo all’Erario
L’area acquisita dal Demanio e rivenduta alla Mab rischiava di indebitare il comune a vita
LECCO – Si chiude con un successo per il Comune di Lecco la lunga vicenda legata all’area industriale Mab di Rivabella. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la decurtazione di 171.606,74 euro annui dai trasferimenti statali, cifra che il Comune avrebbe dovuto versare all’Erario a seguito dell’acquisizione gratuita del terreno nel 2016.
Con una sentenza emessa il 3 marzo 2025, il Tar ha riconosciuto la fondatezza delle contestazioni mosse dal Comune e ha annullato, nella parte riguardante la città, il decreto ministeriale del 28 dicembre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 25 febbraio 2023. Il provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze stabiliva una riduzione delle risorse finanziarie per alcuni Comuni della Provincia di Lecco in conseguenza del trasferimento gratuito di beni immobili statali avvenuto nel 2015.
“Con sentenza del 3.03.2025, Tar Lazio Roma ha infatti accolto il ricorso del Comune di Lecco e, di conseguenza, annullato – nella parte precettiva per la città manzoniana – il Decreto del 28.12.2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25.02.2023 con il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto la “Riduzione delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo spettanti a taluni Comuni della Provincia di Lecco a seguito del trasferimento in proprietà, a titolo gratuito, di beni immobili statali nell’anno 2015”. – hanno fatto sapere dal comune con una nota -. La riduzione delle entrate erariali viene stabilita, pertanto, solo per il periodo intercorrente tra la data di trasferimento del bene “a titolo gratuito” al Comune di Lecco, e fintanto che lo stesso veniva utilizzato a titolo oneroso, sino a quella della sua alienazione. Il Giudice Amministrativo ha quindi concluso ordinando al Mef di rideterminarsi nel rispetto di quanto stabilito dalla sentenza”.
La sentenza chiarisce che la riduzione delle entrate erariali si applica esclusivamente al periodo compreso tra il trasferimento dell’area a titolo gratuito e il suo utilizzo da parte del Comune con finalità economiche, fino alla successiva alienazione del bene. Il Tar ha quindi ordinato al Ministero dell’Economia e delle Finanze di rivedere la propria decisione in conformità a quanto stabilito dal giudice amministrativo.
Si tratta di un pronunciamento che solleva il Comune di Lecco da un onere economico significativo, evitando il perpetuarsi di un debito annuo che avrebbe pesato sulle casse municipali. L’amministrazione ha espresso soddisfazione per l’esito del ricorso, sottolineando come la decisione restituisca equità nella gestione delle risorse locali.

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