Caso treni, Rocca (Osnago): “Creiamo due fasce di garanzia per i pendolari”

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Felice Rocca

La richiesta all’assessore regionale da parte del sindaco di Osnago

Sarebbero quattro le corse da “congelare”, due al mattino e due alla sera

OSNAGO – Istituire due fasce di garanzia per tutelare, al mattino e al pomeriggio, gli studenti e i lavoratori, così da non sconvolgere, anche solo per tre mesi, la loro quotidianità. E’ quanto ha chiesto, con una lettera inviata oggi, mercoledì, all’assessore regionale a Trasporti Franco Lucente il sindaco di Osnago Felice Rocca alla luce delle modifiche alla circolazione dei treni che vedrà ridotto il numero di corse con fermata alla stazione di Osnago e di Airuno, dal 18 marzo al 24 aprile per i treni in direzione Lecco e dal 27 aprile al 21 giugno per quelli  in direzione Milano.

La questione è stata affrontata ieri in Regione con la scelta di Trenord di istituire dei bus sostitutivi per ovviare al disagio causato dai lavori che Rfi deve effettuare sulla linea.

“Per i prossimi tre mesi, i pendolari delle nostre fermate (prima verso Lecco, poi verso Milano) saranno l’elemento sacrificabile della tratta S8 alla luce dei maggiori tempi di percorrenza che, momentaneamente, i lavori sulla linea comporteranno, permettendo così a Trenord di contenere 2 minuti di quel ritardo – scrive Rocca -. Avevo stimato 3 minuti nella mia precedente lettera ma adesso che gli orari sono nero su bianco, i minuti recuperati sono in realtà 2. Capisco, ci sono dei target da rispettare e qualcuno deve pur essere sacrificato. Ci consola che sarà solo per qualche mese e poi anche la nostra utenza, e la nostra fermata, potrà beneficiare, come riportato nella comunicazione di Trenord, “degli interventi, che sono finalizzati a potenziare l’infrastruttura e migliorare le performance di circolazione”. La ringrazio anche per aver eliminato l’aggravio di costo per chi, scendendo alla fermata successiva, dovrà, se avrà pazienza e fortuna nel trovare la coincidenza, prendere il treno nella direzione opposta per ritornare a casa e/o all’auto così come l’aver introdotto dei bus sostitutivi da Carnate. L’impegno per aver trovato mezzi e personale è sicuramente ben apprezzato, ma credo che non saranno molto gettonati dall’utenza”.

Il perché è presto detto: “Invece dei due minuti di treno, ci vorranno altri 20 minuti di bus per tornare ad Osnago considerando l’attesa a Carnate, con una percorrenza che, nelle ore di punta, potrebbe crescere fino a 30 minuti visto il traffico sulla statale, e soprattutto si scenderà a quasi un km dal parcheggio ferroviario”.

Proprio per questo Rocca ha inoltrato una specifica richiesta all’assessore regionale, unendosi a quanto domandato anche dal collega di Airuno Gianfranco Lavelli e dal portavoce del comitato dei pendolari del Meratese Francesco Ninno: “Le chiedo però un ultimo sforzo, e credo che questo lo si debba soprattutto ai pendolari che credono nel trasporto ferroviario ed a quei viaggiatori che con molta fiducia in Trenord hanno già fatto l’abbonamento, quello di istituire due fasce di garanzia in cui verranno mantenuti gli stessi orari, al mattino ed al pomeriggio, per consentire a studenti e lavoratori di non dover sconvolgere, anche solo per 3 mesi, la propria quotidianità”.

Il sindaco osnaghese entra nei dettagli della richiesta: “Ho letto che, giustamente, si è pensato di mantenere la fermata delle 7.06 ad Airuno per gli studenti che vanno a scuola a Lecco e Calolziocorte ma a quelli che prendono il 7.23 da Osnago non ci ha pensato nessuno? Li mandiamo tutti a Cernusco-Merate, magari con i genitori alla ricerca di un punto di sosta o con i loro mezzi da lasciare chissà dove, così che invece di recuperare 2 minuti se ne perderà qualcuno in più? O li facciamo arrivare tutti a scuola mezz’ora prima con quello delle 6.54? E per i lavoratori che la sera vorrebbero tornare a casa dopo una giornata fuori di casa, 30 minuti pesano eccome. Perché non lasciare invariato l’orario di sosta per i treni in partenza da Garibaldi dalle 17.22 alle 19.22?”

Per Rocca sarebbero proprio queste le corse da preservare: “Si tratta di solo quattro corse da “congelare”, due al mattino e due alla sera, 8 minuti al giorno di percorrenza, che possono sicuramente attenuare, e di molto, il disagio che i lavori inevitabilmente porteranno ai nostri pendolari”.