Arrivato come genitore nel 1996, non è più uscito
Da due anni è presidente della società bluceleste
LECCO – Da quasi trent’anni in società, da due presidente… Carlo Redaelli al Rugby Lecco ha fatto proprio tutto: da genitore di quattro figli rugbisti è passato a fare il Direttore Sportivo, poi il Consigliere e ora il massimo dirigente della società.
“Nei trent’anni in cui faccio parte della società il grande cambiamento è stato il voler puntare sul settore giovanile, la costruzione delle fondamenta della casa, puntando sull’attaccamento alla maglia per offrire un’esperienza sportiva ed educativa che eccede dal risultato agonistico”.
La crescita a livello di prima squadra è stata esponenziale. “Prima eravamo in C, poi siamo andati in B e ci hanno detto che non ce la potevamo fare. Invece, dopo tante annate nelle prime posizioni, siamo riusciti a salire in Serie A con una rosa composta da 21 giocatori frutto del nostro lavoro sulle giovanili su 23”.
Attualmente la società lariana ha circa 260 tesserati, 60 senior – tra Serie A2 e altri campionati – e duecento giovani. Il fiore all’occhiello di quest’anno è la U16 Elite, prima con margine in campionato, che a maggio si disputerà l’accesso al campionato nazionale contro una formazione veneta.
L’ultimo appunto è per la Serie A2, con la salvezza diretta che sembra un miraggio. “Non scenderemo diretti, ci stiamo preparando psicologicamente per i play-out perché mancano quattro partite e abbiamo otto punti da recuperare a Milano, con lo scontro diretto in casa loro nell’ultima di campionato. Purtroppo abbiamo pagato un gap mentale e fisico col salto di categoria, ma lotteremo fino alla fine del campionato”.