Welfare e tasse:
mesi di lavoro tra sindacati e Comuni

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LECCO – Più di dieci mesi di mediazione tra sindacati e comuni lecchesi, per analizzare le dinamiche economiche che intercorrono tra il cittadino e l’ente locale, il welfare quindi l’erogazione e l’accesso dei servizi offerti sul territorio, l’IMU, l’ISEE e le addizionali IRPEF. Il frutto di questo lavoro, il Rapporto sulla Contrattazione Sociale Territoriale 2011/12, è stato presentato lunedì, in una conferenza stampa congiunta dai segretari di Cgil, Cisl, Uil e delle relative federazioni dei pensionati.

RAPPORTO SULLA CONTRATTAZIONE SOCIALE TERRITORIALE 2012

Sono 45 i comuni incontrati dai sindacati dal novembre dello scorso anno fino ad agosto 2012, sui 90 comuni totali della provincia di Lecco, con una popolazione complessiva di circa 260 mila abitanti, pari al 77% della popolazione provinciale. “Si tratta di un risultato importante – ha commentato il segretario generale di Cisl Lecco, Valerio Colleoni – che ha permesso di verificare la situazione sociale sul territorio, cercando risposte, insieme agli amministratori, ai problemi riscontrati”.

Un giudizio tutto sommato positivo quello evidenziato dalla relazione dei sindacati, nella quale emerge come le amministrazioni comunali abbiano lavorato per il mantenimento dei servizi anche a fronte dei tagli sui trasferimenti, anche se alcuni comuni hanno dovuto far pagare servizi sin ora gratis o rivedere le fase ISEE. Proprio l’Indicatore della Situazione economica è al centro di una delle richieste dei sindacati, ovvero l’attualizzazione della dichiarazione in occasione di ogni richiesta di benefici economici, consentendo una valutazione più reale dei redditi e del patrimonio dell’utente; alcuni comuni del territorio hanno proceduto all’attualizzazione dell’ISEE con apposito regolamento.

L’interesse dei sindacati si è poi sull’IMU, l’imposta municipale che, introdotta in anticipo di un anno in via sperimentale, “ha lasciato i Comuni nell’incertezza più totale”. Secondo quanto riportato dall’elaborato dei sindacati i Comuni che hanno deciso di mantenere l’aliquota base allo 0,4% sulla prima casa sono 29 e solo Carenno ha deciso di diminuirla allo 0,35%. L’aliquota base sugli altri immobili è rimasta invariata allo 0,76% in 26 comuni e molte amministrazioni hanno deciso di applicare aliquote diversificate in funzione della destinazione d’uso dell’immobile, venendo incontro ad una richiesta delle organizzazioni sindacali a tutela degli anziani ricoverati in casa di riposo.

“Per lavoratori e pensionati è un momento difficile – ha evidenziato Wolfango Pirelli, segretario generale di Cgil Lecco – e crediamo che un intervento dei Comuni sulle tariffe può attutire un disagio sociale destinato a prostrarsi anche nel 2013”. Nell’opera effettuata dai sindacati sono stati coinvolti i residenti del comuni interessati, come spiegato dalla segretaria Uil Lecco, Marilisa Rotasperti: “Abbiamo ritenuto importante coinvolgere gli attivi, i cittadini del territorio, sia un fase di contrattazione con le Amministrazione che in fase di verifica, affinché possano essere sentinelle del buon operato dei Comuni”.