Testamento biologico, Venturini: “Lecco è o non è per i diritti civili?”

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LECCO – “Il Consiglio comunale di Lecco è o non è per i diritti civili?” Se lo chiede Ezio Venturini, capogruppo consigliare Idv, che guardando a Mandello del Lario, Comune dove nel giro di pochi mesi si sono approvati testamento biologico e registro delle unioni civili, riflette sul percorso in-compiuto nel capoluogo provinciale. Il suo sfogo è raccolto nella seguente lettera:

“Il Consiglio Comunale di Mandello del Lario approvando il regolamento sulle unioni civili ha dimostrato un grande senso di sensibilità sui diritti civili , un riconoscimento indubbiamente simbolico per tutte le coppie etero e omosessuali, ma un chiaro e forte segnale al legislatore Nazionale, come d’altronde lo è stato poco tempo fa per il testamento biologico sempre approvato da questo Consiglio. Non posso dire altrettanto del Consiglio Comunale di Lecco , dove non ostante una chiara volontà popolare, un anno fa fu proprio bocciato, con unica scusante che non sarebbe servito a nulla , nascondendosi su un ordine del giorno dell’Amministratore di Sostegno. Provvedimento già pronto per il protocollo per approdare in Consiglio Comunale riconoscendo oggettivamente con tale documento il grande lavoro svolto dell’assessore Donato con tutto il gruppo della maggioranza del PD .

Pronto anche il Testamento Biologico , elaborato dal Consigliere Magni, ma sicuramente con qualche problema di condivisione con la medesima scusante di allora : non serva a nulla. Vorrei però fare una debita riflessione , e questo lo ritengo molto importante per chiarezza e per quella onestà intellettuale che dovrebbe in un qual modo essere sempre presente a chi ricopre cariche pubbliche elettive : in mancanza di una chiara legislazione , che ben venga l’Amministratore di Sostegno (che in pratica esiste già, è legge dello stato) , nessuno però ha inventato l’acqua calda e tanto meno chi ha formulato questa mozione, sarebbe in definitiva un ulteriore (doppione) servizio che il Comune mette a disposizione al cittadino a costo zero o molto basso.

Un conto è l’amministratore di Sostegno ( io delego qualcuno in caso di impossibilità di intendere e di volere per il mio trattamento di fine vita, dove il giudice terrà conto ,ma non è automatico, all’ultimo minuto lo può anche cambiare e designare chi vuole, inoltre la persona che indico per qualsiasi motivo potrebbe cambiare idea all’ultimo momento ) un altro è la mia autodeterminazione nello scrivere di mio pugno la mia ferrea volontà. È chiaro che il primo lo impone la legge , il secondo no.

Però se la Mozione del Testamento Biologico passasse scaturirebbe un forte e chiaro segnale dei cittadini di Lecco rivolto al legislatore Nazionale come lo è stato per innumerevoli Comuni ,fra questi il Comune di Mandello , sia per il Testamento Biologico che per le Unioni Civili. Resta il fatto che bisognerà uscire da questo demagogica sensibilità sui diritti civili : o si è per i diritti o non lo si è , le chicchere i litigi ,le divisioni non servano a nessuno e quantomeno ai cittadini che hanno sperato fino ad oggi a quel famoso cambiamento di direzione dell’Amministrazione del Comune di Lecco. La Domanda che viene lecita di porsi : Il consiglio comunale di Lecco è o non è per i diritti civili?”