Trasporto pubblico extraurbano: a rischio 30 mila chilometri di corse

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LECCO – “Se entro febbraio non troviamo i fondi che servono, il servizio di trasporto pubblico extraurbano subirà una riorganizzazione che porterà a circa 30 mila chilometri percorsi in meno”. Non li chiama tagli l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti della Provincia di Lecco, Franco De Poi, ma nella sostanza si tratterebbe di qualcosa di molto simile. È quanto affermato durante il consiglio provinciale che si è tenuto nella serata di mercoledì a Villa Locatelli, durante il quale è stato votato l’aggiornamento del programma di esercizio delle linee di trasporto pubblico locale.

Con voto favorevole della maggioranza e astensione della minoranza dell’assiste, il contratto di servizio di trasporto pubblico extraurbano 2005/2012 è stato quindi prorogato per altri sei mesi. “Stando alla legge regionale n. 6 del 2012 – ha spiegato l’assessore prima della votazione – è infatti possibile rideterminare la scadenza del contratto sino a un massimo di 18 mesi. Nel nostro caso vogliamo posticipare il termine sino al 30 giugno”.

Fino a qui nessun problema, se non fosse che i soldi a disposizione della Provincia sembrano al momento non poter garantire altri sei mesi di servizio nel rispetto degli standard tenuti sino ad ora. “Sino al 24 di febbraio – ha proseguito De Poi – siamo in grado di evitare tagli e riorganizzazione delle corse in quanto abbiamo trovato i fondi necessari. Da questa data in poi, invece, le cose potrebbero cambiare. Ci stiamo attivando per cercare nuovi finanziamenti, ma non posso assicurare nulla”.

Nella peggiore delle ipotesi, quindi, la cosiddetta “riorganizzazione” del trasporto pubblico porterebbe a una riduzione complessiva di circa 30 mila chilometri. Cosa che potrebbe significare, chiaramente, un taglio delle corse. “Cercheremo di togliere chilometri a quelle tratte che sono poco battute – ha proseguito l’assessore – Non possiamo infatti permetterci di spendere circa 1,51 euro per chilometro su percorsi che sono utilizzati da soltanto una persona”.

Questa, quindi, la situazione, sulla quale non hanno mancato di intervenire il capogruppo del Pd, Italo Bruseghini, e la consigliera Pd Chiara Bonfanti. “Utilizziamo i soldi del fondo di riserva per finanziare il trasporto pubblico – è stata la proposta di Bruseghini – Se al momento ci sono in cassa 91 mila euro di fondo di riserva, usiamone 50 mila per risolvere questo problema”. “Siamo venuti a conoscenza solo un paio di giorni fa – è intervenuta Bonfanti – di questa grave situazione, che rischia di non garantire le stesse corse del passato. Parlate di riorganizzazione, ma credo che una buona riorganizzazione si debba fare in un momento diverso e non soltanto perché mancano i fondi”.

Al termine degli interventi si è passati alla votazione, che ha visto la maggioranza approvare la delibera e la minoranza astenersi.