LECCO – “Fondo di riserva di 91 mila euro? In realtà era già prosciugato prima del consiglio provinciale del 19 dicembre e nessuno della maggioranza ha avuto la correttezza di dirlo”. È la denuncia sollevata da Italo Bruseghini (capogruppo Pd del consiglio provinciale) e dai suoi compagni di partito, che nei giorni scorsi sono venuti a conoscenza di quanto deliberato dalla giunta provinciale proprio il giorno prima rispetto al consiglio del 19. Una delibera, in sintesi, che aveva già destinato praticamente tutto il fondo di riserva rimasto in cassa a otto interventi sul territorio.
Ma ripercorriamo con ordine la vicenda. Durante l’ultimo consiglio provinciale uno dei punti all’ordine del giorno aveva riguardato una possibile riorganizzazione del trasporto pubblico extraurbano per mancanza dei fondi (leggi articolo). L’assessore alla Mobilità e ai Trasporti della Provincia di Lecco, Franco De Poi, aveva infatti spiegato all’assise che, proprio a causa delle ristrettezze economiche, il servizio pubblico extraurbano avrebbe subito dei cambiamenti. Questo, almeno, a partire dal 24 di febbraio del prossimo anno, data che coinciderebbe con l’esaurimento dei fondi recuperati sino ad ora e pari a 20 mila euro.
Prorogata la scadenza del contratto di trasporto pubblico extraurbano 2005/2012 al 30 giungo 2013, rimarrebbero quindi scoperti i mesi che vanno dalla fine di febbraio alla fine di giugno, per i quali servirebbe un finanziamento pari a 50 mila euro. In mancanza di questi soldi il servizio subirebbe quella riorganizzazione preannunciata dall’assessore e che porterebbe indicativamente a un taglio di “circa 30 mila chilometri di percorso – ci aveva spiegato lo stesso De Poi – sulle tratte poco battute”.
Di fronte a una situazione così tratteggiata, l’opposizione aveva quindi chiesto al direttore generale Amedeo Bianchi delucidazioni in merito al fondo di riserva a disposizione della Provincia. “Il direttore generale – racconta Bruseghini – ci aveva così informati sulla presenza nelle casse provinciali di 91 mila euro. Da qui la nostra proposta di utilizzarne 50 mila per garantire sino alla fine di giugno gli standard attuali del servizio di trasporto”.
Questi, quindi, gli antefatti. Ma qual è la novità? “Pochi giorni dopo il 19 dicembre – prosegue il capogruppo – abbiamo letto la delibera di giunta del 18 dicembre, ossia del giorno prima rispetto al consiglio, all’interno della quale veniva chiaramente elencato l’utilizzo di questo stesso fondo di riserva. Dei 91 mila euro detti dal direttore generale durante l’assise, in realtà rimangono soltanto 86 euro. Quello che ci chiediamo ora è: perché ci è stato detto di una cifra che non c’è più? E perché neppure di fronte alla nostra proposta di utilizzare parte di questo fondo per il trasporto extraurbano nessuno ha pensato di informarci in merito? In consiglio – afferma – abbiamo discusso su qualcosa di inesistente e tutto il dibattito è stato incentrato su un fondo prosciugato”.“Tra l’altro – aggiunge la consigliera Pd Chiara Bonfanti – quei 20 mila euro che servono per garantire il servizio sino al 24 di febbraio sono già stati prelevati dal fondo di riserva. Cosa, questa, che non ci è stata detta e che abbiamo letto proprio sulla delibera di giunta”.
Tanti interrogativi, quindi, che per il momento non hanno ancora una risposta e che gli stessi esponenti dell’opposizione dichiarano di non sapere come interpretare. “Si tratta di incapacità amministrativa o di malafede? – si domanda Chiara Bonfanti – Per quanto ci riguarda credo che come opposizione abbiamo il merito di aver fatto una proposta, quella di utilizzare 50 dei 91 mila euro, che potesse essere di supporto al lavoro dell’assessore, non d’intralcio. Ci siamo interessati al problema in quanto riteniamo debbano esserci dei punti fermi nell’amministrazione, che necessitano di investimenti e che non devono essere tagliati. La scuola o il trasporto pubblico – conclude – sono degli esempi”.