Una diversa Lecco-Bergamo: il Comitato continua a lavorare per un nuovo tracciato

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I lavori
Lo svincolo di Calolziocorte abbandonato da anni

Già slittata di un anno la fine dei lavori (2033): “La sensazione è che sia di nuovo tutto fermo”

2.660 firme in un mese: “Ora le presenteremo al Ministro Matteo Salvini”

CALOLZIOCORTE – Il Comitato “Insieme per una diversa Lecco – Bergamo” non si ferma e continua la sua battaglia per trovare una soluzione vera rispetto al progetto attuale che non risolverebbe il problema del traffico sull’importante direttrice.

Il Comitato ha espresso in diversi contesti le proprie preoccupazioni: a partire dall’impatto rilevante sulla città di Calolzio con alcuni edifici destinati all’abbattimento e altri a rischio per via via dei lavori. Nella mattinata di oggi, sabato, il presidente Paolo Cola e il consigliere Adelio Longhi hanno fatto il punto sulle iniziative già svolte, su quelle future e sulle novità emerse rispetto al progetto in queste ultime settimane.

Paolo Cola e Adelio Longhi

Raccolta firme

“In poco più di un mese sono state raccolte 2.660 firme (solo 433 on-line) girando tra mercato cittadino, piazze e feste degli oratori. Circa il 38% sono cittadini calolziesi, il 18% sono invece abitanti di Lecco – ha detto Longhi -. E’ stato importante vedere che i firmatari erano già a conoscenza della situazione con una opinione ben precisa. Siamo soddisfatti di questi numeri e lunedì presenteremo queste firme al Ministro Matteo Salvini, all’assessore regionale Claudia Terzi, al commissario straordinario Fabio Massimo Saldini e ai presidenti delle province di Lecco e Bergamo, Alessandra Hofmann e Pasquale Gandolfi“.

L’incontro con i sindaci

Tra le altre iniziative il Comitato ha incontrato i sindaci di Calolziocorte, Lecco, Olginate e Vercurago per chiedere di presentare e votare nei consigli comunali un ordine del giorno nel quale si impegnano ad appoggiare la petizione che chiede di trovare una soluzione alternativa diversa rispetto alla soluzione progettuale attualmente sul tavolo.

“Tutti gli incontri aprivano a delle possibilità ma contestualmente c’era titubanza a presentare l’ordine del giorno – ha detto ancora Longhi – Olginate ha detto che l’avrebbe presentata senza specificare i tempi, Lecco ha rinviato la questione ai mesi di settembre/ottobre, anche Vercurago ha assunto una posizione attendista”.

Paolo Cola

La lettera al Ministro

L’unico comune che ha presentato e votato l’ordine del giorno è stato Carenno, mentre Calolzio ha lo ha presentato nel consiglio comunale dello scorso luglio per poi ritirarlo con l’impegno di scrivere una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a fronte della raccolta firme, per prendere in considerazione il cambio di tracciato senza perdere i fondi già stanziati.

“La lettera al Ministero è stata effettivamente mandata (QUI IL TESTO) – ha continuato Paolo Cola – ma di fatto contiene una domanda e si dà una risposta rendendo vano in partenza qualsiasi tentativo di mediazione. In Consiglio Comunale erano state concordate delle precisazioni rispetto alla bozza della missiva di cui però non c’è traccia nel testo finale che è stato inviato. Purtroppo la sensazione è che il sindaco di Calolzio si preoccupi di non creare danni all’interno del proprio partito piuttosto che pensare al bene dei cittadini e del territorio visto che quest’opera avrà un impatto importante sulle abitazioni e sul traffico”.

Già un anno di ritardo sul cronoprogramma

Il Comitato ha fatto notare un altro aspetto importante: “Il cronoprogramma (estratto dal sito Simico – Società Infrastrutture Milano-Cortina) ha già un anno di ritardo – ha specificato Cola -. L’inizio dei lavori è previsto per fine 2027, praticamente tra due anni, e il termine che doveva essere nel 2032 è già stato spostato a inizio 2033. Senza dimenticare che la stima dei costi, 253 milioni di euro, risale al 2023; è ragionevole pensare che il costo aggiornato dell’opera sia più vicino a una cifra che oggi si aggira attorno ai 300 milioni di euro perciò ci sarebbero ulteriori risorse da trovare”.

Adelio Longhi

Conclusioni e prossime iniziative

“Francamente non capiamo cosa stia facendo Anas in questo momento, la sensazione è che sia di nuovo tutto fermo – ha concluso Paolo Cola -. Siccome il nostro comitato si è costituito non per andare contro un’opera, bensì per realizzarla nel modo giusto ci piacerebbe capire se nella mente di regione Lombardia ci sia la volontà di completare l’opera nella sua interezza”.

Il Comitato calolziese in questi mesi ha avuto anche interlocuzione con il Comitato per il ponte di Paderno e prossimamente prenderà contatti anche con il comitato per la Tremezzina, in modo da poter essere ancora più incisivi.

“Sicuramente continueremo sulla nostra strada perché vogliamo che venga realizzata un’opera che sia risolutiva, faremo un nuovo giro con i sindaci rispetto alla presentazione dell’ordine del giorno nei consigli comunali e non è escluso che allargheremo la proposta ad altro comuni. Poi quando avremo i nuovi documenti ci piacerebbe organizzare un’altra assemblea pubblica magari con la presenza dell’assessore Terzi o del Ministro Salvini, ovviamente compatibilmente con i loro impegni”.