LECCO – Blitz anti-degrado della Polizia Locale e Silea, intervenuti mercoledì in un tratto nascosto e allo stesso tempo incantevole di Rivabella, proprio accanto al campo profughi e quotidianamente frequentato dagli ospiti del centro di accoglienza che lì hanno trovato il loro angolo di paradiso.
Un paradiso che però si è trasformato in una discarica a cielo aperto a causa dell’incuria e dell’inciviltà dei suoi utilizzatori: carte, bottiglie di vetro e plastica, lattine sul prato, stoviglie sporche, ciò che resta di un barbecue abbandonato su una vecchia barca utilizzata come ripiano, plastica e cartacce anche nel lago.
Una situazione che era stata segnalata al Comune da diversi cittadini ed anche alcuni lettori nei giorni scorsi avevano fatto presente il problema alla nostra redazione.
L’assessore Ezio Venturini ha quindi deciso di intervenire con un sopralluogo supportato dagli agenti della polizia cittadina e dagli operatori di Silea per rimuovere la sporcizia.
All’arrivo delle divise, intorno alle 14, è scattato il “fuggi fuggi” dei presenti.
Richiamati dagli agenti, però, i giovani ospiti del centro hanno fatto dietrofront e, capendo la situazione, si sono dati da fare per ripulire l’area, accatastando tutta la monnezza che è stata poi recuperata dagli operatori ecologici.
Un comportamento gradito all’assessore Venturini, il quale ha voluto però parlare con i responsabili del centro di accoglienza per risolvere la situazione.
Secondo quanto avrebbero riferito i referenti della struttura di accoglienza all’assessore comunale, i loro ospiti sarebbero già stati richiamati all’ordine ma potrebbero non essere solo i ragazzi del Bione a frequentare la zona ma anche quelli dei centri vicini, oltre che altri stranieri senza fissa dimora.
Se il richiamo odierno non dovesse bastare, potrebbero essere effettuati ulteriori interventi della Polizia Locale, l’identificazione degli utilizzatori del posto e la segnalazione alla Prefettura per eventuali provvedimenti.