CALOLZIOCORTE – Grande festa per l’Avis di Calolziocorte che, sabato e domenica, ha festeggiato il cinquantesimo anniversario di fondazione. I festeggiamenti sono iniziati sabato sera con la presentazione del libro “ I ragazzi del 50^” e con lo spettacolo teatrale “Roba de mia cret” messo in scena dalla compagnia teatrale “Ol tacapagn” di Almenno San Bartolomeo, presso il Salone Caterina Cittadini.
Domenica mattina invece, si è tenuta la festa vera e propria: alle 9.45 un corteo di gagliardetti rossi, autorità politiche e associazioni calolziesi (Associazione Carabinieri, Alpini, Protezione civile, Pro Loco, Volontari del soccorso), accompagnato dai due premiati corpi bandistici calolziesi “Giuseppe Verdi” e “Gaetano Donizetti”, ha invaso le vie della città per spostarsi dal “monumento del donatore” di Corso Dante alla chiesa arcipresbiteriale di Calolziocorte.
Numerose le Avis comunali presenti che sono giunte nella città di Calolziocorte dalle provincie di Como, Bergamo e Lecco (Caprino Bergamasco, Petrosino, Vercurago, Annone Brianza, Mozzate, Missaglia, Merate, Oggiono, Annone Veneto, Erve, Città di Lecco, Almenno San Bartolomeo, Cantù, Olginate, Bellano, Pontida, Suello, Mandello del Lario, Costa Masnaga, Erba e Merate) per rendere omaggio alla sezione calolziese per il grande traguardo raggiunto; un traguardo che segna l’impegno, la costanza e la determinazione, che l’Avis e tutti gli avisini mettono nel loro nobile gesto con cui aiutano le vite delle altre persone.
Una volta giunto il corteo presso la chiesa arcipresbiteriale, Don Giancarlo Scarpellini ha celebrato la santa messa e durante l’omelia non ha dimenticato di fare riferimento all’importanza dell’Avis al giorno d’oggi e di sottolineare come “ Il sangue sin dalle antiche scritture fosse sinonimo di seme della vita, e di come questa associazione sia un esempio di passione per l’uomo, fatta di generosità ed altruismo”.
Terminata la santa messa gli Avisini si sono trasferiti al ristorante nuovo per il pranzo celebrativo a cui è seguita la premiazione degli Avisini che hanno raggiunto traguardi significativi, i soci-fondatori e gli alfieri delle singole Avis comunali che hanno partecipato al corteo.
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