LECCO – Nessun ricorso al Tar da parte dell’azienda lecchese Pietro Carsana & C. srl nei confronti del Provveditorato alle opere Pubbliche “reo” di aver dimenticato l’impresa lecchese nonostante la richiesta di partecipazione al bando per i lavori di completamento del secondo lotto del Tribunale di Lecco e quindi tutto.
Una decisione quella presa da Alessandra Carsana presidente dell’omonima impresa che di fatto eviterà ulteriori lungaggini e ritardi nel completamento dei lavori di Piazza Affari, già di per sè in conclamato ritardo.

La possibilità, da parte dell’Impresa lecchese di ricorrere al Tar, vi era in quanto l’azienda, nonostante la richiesta di partecipazione alla gara (con lavori di un importo pari a 7 milioni e 700mila euro), era stata “dimenticata” dal Provveditorato. Da qui la richiesta del 15 luglio scorso da parte dell’azienda lecchese spedita al Provveditorato con la richiesta di poter accedere agli atti; concessione giunta il 14 ottobre e dalla quale è emerso che l’invito alla presentazione dell’offerta era stato inoltrato a 16 aziende, 5 delle quali hanno corrisposto.
“Ignoro quali siano le motivazioni del mancato invito – spiega la presidente Carsana – che non può certo giustificarsi per l’assenza in capo a Impresa Carsana dei requisiti di legge e ciò sarebbe quesito di competenza del Giudice amministrativo, con ricorso che consentirebbe la richiesta di sospensiva al fine di permettere all’Impresa Carsana la presentazione di una propria offerta. Se fosse accolta, tale richiesta comporterebbe un inevitabile rallentamento della procedura e per tale motivo, allo scopo di non privare la città del completamento dell’opera in tempi rapidi, mi sono confermata nella determinazione di rinunziare al mio diritto di concorrere a questa occasione di lavoro”.
Superata anche questa “empasse” sembrerebbe che non ci siano più ulteriori ostacoli e a breve i lavori per il completamento di Piazza Affari dovrebbero essere appaltati.

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