LECCO – Finalmente, forse, ci siamo: i lavori per la ciclopista sono stati ufficialmente riappaltati da Anas e a gennaio dovrebbero già fare ritorno gli operai al cantiere: il consorzio romano Aedars, vincitore dell’appalto, non ha infatti presentato alcun ricorso contro la riassegnazione dell’opera .
Il consorzio aveva vinto la gara per la costruzione della tanto attesa pista ciclabile sul lago ma nel marzo scorso la Guardia di Finanza ne aveva arrestato il titolare, Pietro Tindaro Mollica, con le accuse di bancarotta fraudolenta, estorsione ed intestazione fittizia di beni. In realtà, i lavori erano già sospesi da mesi dopo l’interdizione prefettizia emessa nei confronti dello stesso consorzio.
Anas ha potuto così assegnare i lavori alla seconda impresa selezionata, Rete Costruzioni srl, risultata idonea alla realizzazione dei lavori. Soddisfatto, seppur cauto, il consigliere provinciale Rocco Cardamone:
“Siamo talmente scottati dall’alternanza di notizie belle e brutte che ci abbiamo fatto il callo, ormai siamo come San Tommaso – commenta con una battuta – quando la vedremo conclusa allora crederemo”.
Cardamone ha ringraziato il prefetto per il suo interessamento così come il nuovo capo compartimento lombardo di Anas, l’ing. Giuseppe Ferrara, e di “tutti gli attori locali che hanno fatto pressione per difendere quest’opera – spiga – un’opera importantissima che avvicina Lecco ai paesi del lago e viceversa. Sarà come una balconata sul lago lunga 4 chilometri, che può aumentare la nostra attrattività turistica. Speriamo bene”.

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