Ex Leuci. Il Comitato va avanti, chiesto il vincolo sull’area

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LECCO – Lo avevano annunciato (vedi qui) e proprio ieri, lunedì, 23 aprile, il Comitato Cittadellaluce ha depositato la richiesta di vincolo archeologico-industriale per alcuni edifici dell’area ex-Leuci.

“Nel farlo intendiamo respingere al mittente l’assurda accusa di bloccare ogni intervento sull’area. E’ esattamente il contrario. La richiesta di vincolo ha la finalità di favorire la rigenerazione di un’area di 20.000 mq in piena città, provando a scoraggiare la solita destinazione a condomini o uffici destinati a rimanere vuoti” spiegano dal gruppo di associazioni e cittadini che difendono la rinascita industriale dell’area.

“Vogliamo che quell’area ritorni ad essere produttiva in modo innovativo, utile a tutta la città e al suo territorio. Per questo vogliamo anche fare chiarezza e rispondere ad accuse e notizie infondate, tra le quali l’ultima in ordine di tempo riguarda il tentativo dell’amministrazione di accreditare come politicamente unanime il proprio rifiuto di co-sottoscrivere la richiesta di vincolo, cosa invece smentita pubblicamente da vari consiglieri comunali”.

La commissione capigruppo del Comune di Lecco ha infatti ‘bocciato’ la proposta del Comitato che anche l’amministrazione comunale sostenesse la richiesta di vincolo avanzata alla Soprintendenza (leggi qui). Fortemente contrario al vincolo il sindaco Virginio Brivio, giudicato controproducente dal primo cittadino, “darebbe un motivo in più al privato per non fare”, riferendosi anche alla bonifica ancora attesa sui capannoni (qui l’articolo).

“Come la stessa amministrazione comunale sa, un vincolo non stabilisce affatto che su un’area non si possa intervenire, ma solo che vanno seguite regole di tutela. Ciò che dovrebbe essere il primo interesse per un’amministrazione comunale. A questo passo siamo giunti perché costretti da anni di immobilismo e incapacità progettuale delle istituzioni su un’area così importante per la città. La triste realtà è che la politica lecchese in questi anni non ha saputo proporre un bel nulla. Punto e a capo. Questo è il vero vincolo che pesa sulla città. Con tutti i suoi limiti la nostra continua ad essere l’unica proposta in campo”.

Il Comitato CittàdellaLuce

 

“Da mesi chiediamo che le istituzioni avanzino loro progetti e dicano come vedono il destino della ex-Leuci. Ci sono già altre proposte su quell’area? Che emergano, in modo che tutti possano giudicare se sono coerenti o no con l’interesse della città”.

Il Comitato respinge “ogni tentativo di scaricare sulla richiesta di vincolo l’incapacità di risolvere la questione, perché l’eventuale vincolo riguarderà gli edifici non oggetto di bonifica dotati di coperture “shed”, di evidente pregio storico, prive di amianto. Fra due mesi sarà scaduto un anno dall’ordinanza comunale e siamo ancora al punto di partenza: l’amianto è sempre lì a minacciare la salute dei lecchesi. E la responsabilità sarebbe del Comitato Cittadellaluce? L’amianto è ancora lì per l’incapacità di affrontare i problemi e di esercitare la necessaria autorità e autorevolezza nei confronti di interessi forti come quelli della proprietà dell’area”.

Alla mancanza di imprenditori interessati a sviluppare un progetto sull’area, il comitato ricorda “che in tutto il mondo non sono i privati cittadini che svolgono questo ruolo ma le istituzioni”. Abbiamo invece portato esempi di altre città dove sono riusciti nell’impresa di attrarre risorse per rigenerare le aree dismesse”: e in tutti questi casi si è dimostrato che l’impegno progettuale delle istituzioni è la condizione necessaria perché gli investimenti privati seguissero”.